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Salute

Mal di testa conoscerlo per combatterlo

Posted: 23/08/2011 alle 2:36 pm   /   by   /   comments (0)

Il mal di testa è una piaga che colpisce, solo in Italia, più di 26 milioni di persone, per la maggior parte donne. Quali i caratteri psicologici e le relative conseguenze di questa  patologia solo apparentemente innocua, ma capace di limitare la vita di tanti?

Cos’è il mal di testa?
“Ho un leggero cerchio alla testa”, molto spesso questa frase innocente diventa l’inizio di un escalation di dolore, che faticosamente permette di svolgere con la normale efficienza le attività del quotidiano, e nei casi di cronicizzazione si rivela invalidante per tutti gli ambiti della vita.

Il mal di testa comune viene definito idiopatico, in quanto non è possibile individuarne una causa precisa, si manifesta solitamente dal mattino, e trova il suo picco dopo circa mezz’ora dall’insorgenza. I caratteri principali sono rappresentati dal dolore e dal senso di nausea: nel primo caso il dolore trova il suo punto focale nella testa, ma spesso viene avvertito anche nelle tempie e sulle palpebre, e si diffonde in tutto il corpo, in modalità pulsante oppure meno intenso ma costante; nel caso della nausea, essa può manifestarsi o nel rifiuto del cibo, oppure in casi più cronicizzati, con attacchi di vomito ripetuti. A livello psicologico un’ importante compresenza  è quella della modificazione umorale, in quanto il soggetto si sente spesso in uno stato d’ansia nell’attesa della conclusione dell’attacco, manifestando non di rado episodi depressivi di pianto.

Da cosa è scatenato il mal di testa?
A livello epidemiologico si è evinto come il mal di testa colpisca generalmente la popolazione femminile, anche a causa del ciclo mestruale e variazioni ormonali, come spesso abbia una forte incidenza familiare, valutata attraverso diagnosi, e come potrebbero essere individuate come causali anche fattori genetici.

Secondo osservazioni cliniche molto del mal di testa può essere imputato anche a ragioni di stress quotidiano, accumulati e somatizzati attraverso la cefalea. Lo stress viene inquadrato soprattutto attraverso le capacità di coping del soggetto, ovvero alle modalità di affrontare eventi negativi individuando modalità e strategie di superamento.  Inoltre in soggetti fortemente ansiosi gli attacchi improvvisi di mal di testa possono condurre all’iperventilazione polmonare, con relativi attacchi di panico. In ogni caso, nonostante non si possano individuare con chiarezza le cause del mal di testa, che variano da persona a persona, sicuramente è possibile riconoscere, oltre ai fattori organici e psicologici, anche cause ambientali, alimentari,e legate allo stile di vita.

L’emicrania
Di tutte, l’emicrania è la forma più grave di cefalea, che colpisce più del 12% della popolazione. La causa più probabile è generalmente di natura vascolare, legata spesso a intolleranze alimentari. Il dolore è continuo, può durare da qualche ora a giorni, e generalmente viene trattato con il supporto di farmaci, il più delle volte attraverso iniezione per velocizzare l’effetto benefico. Il dolore si manifesta su metà della testa (da cui il termine emi-crania) con attacchi acuti, dolorosi, accompagnati spesso da nausea e vomito. Alcune ricerche individuano nel paziente emicranico un soggetto perfezionista, legato spesso all’attenzione maniacale per i dettagli e i particolari, che lo pone in maggiore stress rispetto agli altri individui.

Rimedi
La terapia di tipo farmacologico, suggerisce la somministrazione di due tipi di farmaci: i vasocostrittori, legata a una cefalea di natura vascolare, oppure il sumatripan, un prodotto molto potente, usato per mal di testa legati al sistema nervoso centrale. Il trattamento omeopatico invece distingue i diversi tipi di attacchi e modalità di reazione, che vanno valutati insieme al proprio medico. Molti ricorrono invece all’agopuntura, che individua nella testa i diversi punti di energia, i meridiani, e si agisce quindi per un riequilibrio energetico. Infine un trend del momento è il ritorno all’ipnosi, per individuare nell’inconscio il punto di origine della patologia.

In molti casi non si guarisce mai completamente da questa malattia, tuttavia è importante verificare tutti quei fattori che possono contribuire all’insorgenza, e soprattutto cercare di evitare i motivi di stress.

Dott.ssa Federica di Martino – Psicologa
Specializzata in psicologiadinamica, clinica e di comunità