Sociale
Mens sano in corpore sano
Ogni giorno si assistono a momenti di vita quotidiana che ci lasciano inorriditi. Le persone sembrano aver perso il lume della ragione, di aver perso il senno come accadde ad Orlando nell’opera “L’Orlando furioso di Ludovico Ariosto”; ma per recuperarlo c’è bisogno di far un viaggio sulla luna come fece l’amico Astolfo?
Il problema della perdita di senno non è solo poetico, purtroppo nella vita quotidiana si ripetono episodi che ci fanno pensare al poco uso della “ratio” spesso dovuta alla frenetica e difficile vita, sempre piena di insidie sia economiche sia sociali. Insomma oggi si è in grossa difficoltà e non si riesce a gestire in maniera adeguata le difficoltà di ogni giorno. Questo stress emotivo comporta un notevole innalzamento di episodi di violenza, di mancanza di pazienza fino a sfociare, in soggetti più introversi, in una sorta di chiusura verso il mondo che talvolta sfociano in tragedia.
Oggi a nostro avviso manca quella che si può definire, usando un gergo medico, la “salute mentale”. Il concetto di salute mentale si riferisce ad una condizione di normalità e/o equilibrio affettivo, emotivo, neurobiologico, del tono dell’umore, cognitivo e comportamentale. Un concetto molto ampio e aperto a diverse tipologie di ricerche che possono spaziare dallo scientifico allo statistico ed sociologico. Volendolo semplificare e renderlo leggibile un po’ a tutti possiamo dire che per stare bene con noi stessi e con gli altri dovremmo puntare ad uno stato completo di benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente all’assenza di malattia o infermità.
Stare bene, dunque, non si deve limitare allo stato di salute fisica, ma bisogna essere in grado di sfruttare le nostre capacità cognitive o emozionali ed esercitare la nostra funzione all’interno della società e rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno con un equilibrio, vale a dire stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri; risolvere i propri conflitti in modo sereno; adattarsi alle condizioni esterne ed ai conflitti interni; avere una buona immagine di sé, il tutto provando emozioni.
Trovare il giusto equilibrio è sempre difficile anche perché bisogna gioco-forza relazionarsi con gli altri e con un mondo in continua evoluzione e troppo legato al consumismo, che a nostro avviso è da considerare una malattia, un virus che non ci devasta la nostra salute mentale, come l’essere pendolari o semplicemente dover ogni mese fare i salti mortali per quadrare il bilancio.
Una mano a comprendere come difenderci da questo “attacco” al nostro benessere psico-fisico ce la danni i latini, saggi padri, che usavano, facendola propria, una locuzione molto famosa: Mens sana in corpore sano.
Sintetizzando la satira di Giovenale si capisce come già qualche secolo fa combattevano lo stress della vita quotidiana. Tale satira è tutta volta a mostrare la vanità dei valori e dei beni che gli uomini cercano con ogni mezzo di ottenere. Solo il sapiente vero si rende conto che tutto è effimero e, talvolta, anche dannoso. L’uomo non dovrebbe aspirare che a due beni soltanto, la sanità dell’anima e la salute del corpo: queste dovrebbero essere le uniche richieste da volgere alla divinità, che, sottolinea il Poeta, più dell’uomo sa di cosa l’uomo stesso ha bisogno.
Quindi il rimedio è facilmente estrapolabile da questa satira, basta solo attualizzarla e farla diventare un rimedio per migliorare il nostro equilibrio. Lo sport è un antistress naturale, e fatto con una certa costanza e dedizione ritorna utile ed aiuta a rendere meno pressante lo stress e a trovare la giusta collocazione del nostro essere in un mondo che sembra sempre più difficile da gestire.
Dott. Alfonso Pierro