Arte e cultura
Cromoterapia: le magie del tramonto…
“La vita, come cupola dai vetri multicolori, proietta il bianco fulgore dell’Eternità”, decantava il più grande dei poeti romantici, Percy Bysshe Shelley. Con queste parole si apriva, e si apre tutt’ora, il primo libro di cromoterapia che ho preso tra le mani. Trovato nella libreria paterna casualmente, e letto svogliatamente durante l’adolescenza, si è rivelato solo in seguito un reale toccasana per il mio benessere interiore.
Ancora oggi, nonostante le pagine ingiallite, ogni volta che lo apro riesco ad assorbire l’energia che ogni singolo capitolo mi trasmette. E non perchè tratti tematiche sconvolgenti, bensì perchè parla di cromoterapia appunto, ovvero “cura con il colore”, quella medicina alternativa dalle origini antichissime (a molti sconosciuta) che, basandosi sul principio per cui organi e corpo vibrano con intensità e frequenze corrispondenti a determinati colori, fa uso degli stessi per curare alcune malattie e ripristinare il benessere globale di un individuo.
Detto così, sembrerebbe pura teoria di quelle lette, appunto, in alcuni manuali specializzati. Eppure, basterebbe poco per sperimentare sulla propria pelle la reale efficacia ed i benefici di ogni singolo colore, pur non avendo letto il mio stesso libro. Chi, ad esempio, non è mai rimasto impressionato dinazi alla magia di un tramonto? Che fosse in un paradiso tropicale sconfinato o nella solita e assolata cittadina di periferia, nessuno può restare immune dinanzi alla grandezza di un fenomeno naturale così spettacolare.
Il tramonto, meraviglia che troppo spesso passa inosservata, presi come siamo dalle problematiche quotidiane. La famiglia, il lavoro, le bollette da pagare. Tutto diventa più importante di questo regalo che si ripete ogni giorno e che, purtroppo, solo pochi sanno cogliere. Il giallo, il rosso, l’arancio che al crepuscolo possiamo osservare, permettono allo stesso tempo di catturare sia energia che rilassamento. E questo miracolo della vita, che é l’esatto momento in cui il giorno lascia il posto alla notte, potrebbe coincidere con l’istante in cui abbandoniamo i pensieri negativi della giornata e ci dedichiamo ad un sano ed incondizionato relax.
Uno spettacolo capace di metterci in pace con noi stessi e col mondo circostante, se aperti all’ascolto delle nostre sensazioni. Giallo, Rosso e Arancione, un miscuglio perfetto di toni osservabili ad occhio nudo che, se ammirati anche col cuore, sono capaci di donare luce e distensione alla nostra interiorità. Giallo, come l’oro, simbolo di regalità, colore della razionalità e della lucidità di pensiero che, dopo il bianco, può dirsi il più vicino alla luce del sole. Rigenerante naturale con effetto benefico sul buonumore. Rosso, passione e sensualità allo stato puro, colore del sangue, portatore di energia, coraggio e volontà. E infine Arancio, che si trova esattamente nel mezzo, capace di arrecare gioa, allegria, saggezza.
Sedersi in silenzio all’imbrunire, e godere di tutti i piccoli segnali che emana il cielo con i suoi pigmenti, é un lavoro che costerebbe un minimo sacrificio. Al calar della notte, lasciare spazio ai sogni, quelli che ci permettono di continuare a sperare che l’indomani, il giorno nascente, sarà sempre migliore di quello che è appena passato.