Nutrizione
Aperitivo: perché fa bene, perché può far “molto” male
Dilagata al di là delle previsioni, la moda nordica dell’ aperitivo sta conquistando senza sforzi anche i più ritrosi meridionali. Anche per napoletani, leccesi e palermitani il pre-cena a base di spritz, rustici e derivati sta diventando un’abitudine consolidata, magari sostituendo al prosecco il vino locale, alle patatine le “arancine”.
L’aperitivo diventa così un’ottima scusa per socializzare, scaricare la tensione dopo il lavoro, per soddisfare il palato con “sfizioserie” che sembrano piccolissimi peccati di gola facilmente perdonabili. Eppure l’happy hour non è così innocuo per la nostra salute.
Abbiamo chiesto al personal trainer Dario Rago un parere sulla nuova abitudine alimentare degli italiani e ci ha risposto così:
“Il benessere non può prescindere dall’aggregazione, dal confronto, dalla convivialità. Ben vengano, quindi, le occasioni in cui ci si riunisce per concludere la giornata lavorativa a tavola con amici e conoscenti. Occorre però fare delle considerazioni: gli stuzzichini proposti negli happy hour molto spesso sono fritti, ricchi di grassi saturi e salati, fino a concludere con gli zuccheri raffinati dei dolcetti farciti con creme di vario genere e accompagnati dall’immancabile bevanda alcolica. Se per il palato ed il marketing, questa è una vera e propria manna dal cielo, lo stesso non si può dire per i nostri organi interni. Fegato, stomaco, pancreas e reni sono chiamati ad un iperlavoro per metabolizzare prima e smaltire poi gli abusi di un’alimentazione ipercalorica e poco salutare.
Fatto in modo sporadico, potrebbe anche essere un’occasione per “rompere gli schemi”. Purtroppo l’aperitivo per molti è diventato consuetudine ed ha finito per sostituire la cena. La scelta potrebbe essere di natura sociale: per i single, l’happy hour è un modo per trovare nuove amicizie ma, visto il momento, potrebbe celare anche ragioni economiche, infatti in alcuni locali è possibile consumare tutto ciò che si desidera al costo di 6/7 euro.
Per fortuna sono sempre di più gli esercizi commerciali sensibili ad un’alimentazione sana e gustosa ed è facile trovare chi ai tocchetti di mortadella e alla polenta fritta, sostituisce verdure grigliate e tagliate di frutta fresca, ed al bicchiere di vino, un cocktail analcolico.
Convivialità, gusto e salute possono fare tranquillamente rima con benessere. Basta, come sempre, prestare un po’ di attenzione alle scelte”.
Teresa Maddalo – Giornalista
Dario Rago – Personal Trainer
Foto tratta dal web