Le mete del benessere
Le mete del benessere: le Gole del Calore e Roscigno Vecchia
Ancora una volta Informa Ecologia del Benessere ha scelto il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano per la rubrica le “mete del benessere“. Siamo stati alle Gole del Calore, nel comune di Felitto a 75 km da Salerno.
Dall’area attrezzata di Remolino, che in estate mette a disposizione canoe e pedalò per navigare il fiume, sono percorribili diversi sentieri a ridosso della gola del fiume. In primavera la Gola è il paradiso dei trekkers che possono scegliere un percorso abbastanza difficile, di 8 km, per raggiungere il ponte medievale a 4 ore di distanza, oppure seguire l’altro costone e raggiungere l’antico mulino, come nel nostro caso, con un percorso più accessibile.
Il paesaggio delle Gole del Calore ha un richiamo internazionale – tantissime le comitive di turisti stranieri – ed è comprensibile il perché: la maestosità del complesso di carbonatico, il verde delle rarissime felci, la trasparenza del fiume, le specie animali come la lontra, il martin pescatore ed il merlo acquaiolo sono espressione della sorprendente e giustamente decantata biodiversità del Parco Nazionale.
Effetto “eco-benessere”garantito. Il contatto con la natura* rigenera i nostri sensi: il verde del paesaggio ha un effetto cromoterapico equilibrante e rilassante (il verde è infatti al centro dello spettro di luce), la passeggiata migliora la nostra ossigenazione, il suono dell’acqua che scorre ha un potere non indifferente sulla nostra mente, consentendo un inconsapevole e doveroso isolamento da problemi e preoccupazioni quotidiane (non a caso è utilizzato in molte terapie per la cura delle nevrosi).
La natura dunque, come sempre, ha tutti i rimedi per il nostro benessere.
Dopo la meravigliosa passeggiata nel verde degli ontani di Felitto, nel pomeriggio abbiamo visitato il borgo di Roscigno Vecchia, nella Comunità Montana degli Alburni, non molto distante. Roscigno Vecchia è famosa in quanto frazione completamente disabitata dal secondo dopoguerra a causa della presenza di diverse frane.
Ad accoglierci insieme ad altri turisti è stato l’unico e solo abitante, Libero Giuseppe Spagnuolo che, dopo la morte della centenaria Dorina, unica vera ultima residente, si è trasferito in una delle vecchie case. Il cordialissimo Libero ci ha mostrato casa sua, il museo della civiltà contadina in piazza Nicotera ed ha raccontato la storia del paese e della sua vita.
Ormai Giuseppe Spagnuolo è un “simbolo” dell’autoconservazione e della tenacia di queste popolazioni e ci ha svelato la sua personale concezione di “benessere”. Per Libero Giuseppe Spagnuolo il “benessere è libertà“. Non ha mai avuto un lavoro fisso, ha girato l’Italia senza sentirsi “vincolato” ad un singolo padrone ed ora vive la sua vita con ciò che “la terra” gli mette a disposizione: una frittata di cipolle, asparagi e cicoria selvatici, un bicchiere di vino e del formaggio sono il suo pranzo. Non abbiamo dubbi, considerata la zona, che questo sia un “pasto salutare”.
In molti immaginiamo aborrirebbero una vita da eremiti e non ricondurrebbero questo tipo di solitudine al “benessere”.
Ma il simpaticissimo Giuseppe “Libero” non sembra affatto volerci invitare ad emularlo nelle abitudini, piuttosto ci suggerisce una “visione della vita” che potrebbe essere la chiave per la nostra serenità… Quel “sentitevi liberi” è il monito che dovremmo ascoltare tutte le volte che preoccupazioni inutili e lamentele affollano la nostra mente impedendoci di raggiungere il nostro “benessere”, in qualsiasi modo lo intendiamo.
Teresa Maddalo
*Chi è allergico deve ovviamente fare attenzione prima di visitare questi posti, visto l’inevitabile circolo di pollini in questo periodo. Mai uscire senza munirsi di cortisone e antistaminici e in ogni caso consultare prima il medico. Precauzioni da prendere anche per punture di insetti ed altri animali.