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Diritto alla salute, Prevenzione

Benessere sul lavoro: come dovrebbe essere l’ufficio “ideale”?

Posted: 12/07/2013 alle 5:07 pm   /   by   /   comments (0)

Il nostro benessere sul lavoro – e non solo – dipende tantissimo da come è progettato il locus nel quale svolgiamo la nostra attività. Il corpo finisce per “adattarsi”  alle strutture che lo ospitano, invece dovrebbe essere il contrario. 

Un luogo di lavoro poco ergonomico mina il nostro benessere e può addirittura provocare patologie croniche difficili da debellare. I datori di lavoro non sembrano preoccuparsene, i lavoratori stessi nemmeno. Ma come dovrebbe essere invece un ufficio “ideale” in grado di farci lavorare bene e soprattutto rimanere in salute?

 

Per capirlo abbiamo intervistato Emanuele Caporalini, Responsabile per la Sicurezza e la Qualità della Fellowes Leonardi, azienda leader nella produzione e distribuzione globale di macchine per ufficio, prodotti per archivio ed accessori per ufficio. 

 

– Si lavora meno se si lavora “male”: molte patologie croniche che determinano poi l’assenteismo sul lavoro sono legate ad una scorretta postura. Esistono delle norme che imporrebbero invece di lavorare in un ambiente “ergonomico” e salutare?

“La Direttiva Europea 90/270/EEC, e in Italia il Decreto 81/2008 che ha abrogato la famosa legge 626, obbligano le aziende a adottare tutte le misure in grado di rendere l’ambiente di lavoro più sano, sicuro ed ergonomico per i lavoratori; in particolare, il datore di lavoro dovrebbe fornire un’analisi dei rischi connessi alla postazione PC a tutti i nuovi impiegati e ogni qualvolta ci sia una variazione nell’ambiente di lavoro per gli impiegati già in azienda (come ad esempio un cambiamento di posizione, mansioni, scrivania o computer). In base alla ricerca condotta da Dynamic Markets per conto di Fellowes nel 2012, solo il 57% dei manager sono a conoscenza di quest’obbligo, e un desolante 82% delle aziende in Europa non lo rispetta.

La nostra ricerca mostra anche che l’80% dei lavoratori ha sofferto almeno una volta negli ultimi 3 anni di fastidi connessi alla postazione di lavoro e all’uso delle nuove tecnologie; si può dire che disagi, dolori ed infortuni (e relative assenze dal lavoro) siano in crescita esponenziale, alla quale non corrisponde un aumento della sensibilità ed attenzione delle aziende (e spesso dei lavoratori) rispetto all’argomento. Insomma, c’è ancora tanto da scoprire e tanto lavoro da fare”.

 

– Qual è l’errore che commette più frequentemente chi siede per ore al desk?

“Trascorriamo in media 7 ore al giorno guardando uno schermo e utilizzando i nostri dispositivi tecnologici. Nella maggior parte di questo tempo siamo seduti nella stessa posizione e anche se non ce ne accorgiamo, adottiamo posture sbagliate a carico di schiena, collo, spalle, gambe e mani. Inoltre, non facciamo pause per sgranchirci (e dovremmo farne almeno una ogni due ore, come prescritto dalla legge!) e non utilizziamo alcun supporto ergonomico. Alla lunga, queste cattive abitudini minano la nostra salute e portano a problematiche che vanno dal mal di schiena, mal di collo e affaticamento, a problemi alla vista, fino alla famigerata sindrome del tunnel carpale”.

 

– Come dovrebbe essere strutturato “l’ufficio ideale”?

“Tutto quello che ci serve e che utilizziamo deve essere raggiungibile senza doversi stendere o sporgere; il monitor e i documenti a cui stiamo lavorando devono essere ad una altezza visiva comoda per non affaticare collo e vista; la schiena e le gambe devono essere ben sostenute da una postura corretta nella posizione seduta, che a volte è molto meno riposante di quanto si possa immaginare; supporti comodi ed ergonomici per i polsi ci aiuteranno a evitare fastidiosi problemi dovuti all’uso di mouse e tastiera. E non dimentichiamo che in un ufficio ideale anche l’atmosfera deve essere ottimale: luminosità e pulizia dell’ambiente e dell’aria all’interno dell’ufficio sono essenziali”.

 

– Sono dimostrati effettivi miglioramenti della salute e del benessere dei lavoratori seguendo determinati accorgimenti?

“I benefici dell’uso di supporti ergonomici sono comprovati. Esistono appositi supporti per monitor e per computer portatili in grado di sollevare questi dispositivi all’altezza più comoda per noi, così come leggii reggidocumenti, supporti per la schiena, poggiapolsi e poggiapiedi che aiutano il corpo a mantenere una posizione neutra, idonea cioè a non affaticare inutilmente muscoli, ossa e tendini; infine, è pacifico che un ambiente più pulito è meno soggetto ad essere ricettacolo di germi e batteri. La postazione e gli strumenti di lavoro vanno puliti regolarmente, e l’aria della stanza si può liberare dalla polvere, dalle particelle sottili emesse da toner e fotocopiatrici, da microorganismi e da allergeni come pollini e muffe utilizzando un purificatore d’aria”.

 

– Un consiglio semplice per migliorare la propria vita lavorativa.

“È molto più semplice di quel che si possa pensare: in estrema sintesi, lo spazio di lavoro si deve adattare a noi, e non viceversa. Abituiamoci a dividere il nostro spazio in zone a seconda della parte del corpo maggiormente interessata, e a controllare che ciascuna zona sia adeguatamente sostenuta e supportata. Esistono strumenti in grado di aiutarci ad esaminare la nostra postazione di lavoro per verificare che non contenga elementi di rischio per la nostra salute: ad esempio sul sito www.ergo.fellowes.com abbiamo sviluppato una semplice e veloce analisi on line completamente gratuita che può essere svolta in appena 5 minuti. Con il tempo, man mano che i benefici diventeranno sempre più evidenti, sarà automatico adottare posture corrette e controllare periodicamente la nostra postazione.  E il benessere e la produttività miglioreranno ed aumenteranno”.