Tempo libero
Danza che ti passa
In tutte le culture, da sempre, disagi e paure sono stati esorcizzati, legandoli in rituali ad una gestualità catartica ed alla danza.
Nella Grecia del IV secolo ad Epidauro, gli abitanti assistevano per intere giornate alle tragedie e lo spazio teatrale diveniva luogo sacro di guarigione dedicato al dio Asclepio.
Rito, Mito, Arte, Danza e Cultura si compenetrano come elementi alchemici di una mente che cerca di fronteggiare l’ignoto.
Il gesto e la danza teatralizzano e rendono possibile la catarsi perché c’è un rispecchiamento empatico nell’azione motoria e nei suoi significati.
L’espressione modulata di un vissuto, rende possibile la sua funzione di sopravvivenza e di gestione delle passioni umane.
Il percorso metodologico della DanzaMovimentoTerapia ricalca antiche tradizioni nelle quali il movimento e la catarsi erano fondamentali nelle pratiche di guarigione ed un modo di sperimentare il vissuto partecipativo dell’arte.
La reciprocità delle azioni motorie si poggia scientificamente sulla scoperta dei neuroni specchio: se qualcuno effettua un’azione o esprime un’emozione, il cervello le rispecchia ‘come se’ compisse gli stessi movimenti. Entriamo così in risonanza emotiva con gli altri, ne apprendiamo gestualità e vissuti sottesi.
Un’attività motoria consapevole che esprime dei vissuti attraverso il gesto e la danza, non è dunque solo un esercizio del corpo bensì un’interazione profonda col sé e con gli altri e può quindi essere utile come trattamento terapeutico, anche in associazione o a sostegno di altre forme di cura.
La DanzaMovimentoTerapia nasce negli anni ’50 ed ‘arriva’ in Italia negli anni ’70. Nel 1997 nasce l’Associazione Professionale Italiana DanzaMovimentoTerapia.
Il movimento è un linguaggio del corpo, con un suo vocabolario motorio ed una sua intelligenza che si manifesta attraverso un adeguato ed armonico controllo.
La gestualità, la mimica e la postura esprimono, infatti, stati d’animo, paure e difese: se cronicizzate, possono ‘segnare’ il corpo.
Il corpo è dunque la cartina topografica di malesseri, patologie, mancanze, desideri…
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Sara Diamare – Psicoterapeuta