Uno di noi
Lo spirito va in palestra
Oggi giovani e meno giovani invadono le palestre. Quali le motivazioni di questa moda corrente?
Tante: estetica, aggregazione, salute, linea… Ma ci può essere anche una spinta a livello spirituale?
Sembrerebbe di no, invece, niente di più falso se consultiamo la Bibbia e i moralisti contemporanei. Forse, anche la Chiesa, in passato, ha presentato il corpo come antagonista dell’anima, per cui la cura di esso era vista come peccato; infatti si esortava ad una continua mortificazione della carne con digiuni e penitenze. Era inconcepibile, in quest’ottica, che un prete potesse frequentare questi luoghi e darsi allo sport: avrebbe scandalizzato tutti!
In verità, approfondendo il dato biblico, è stato messo in luce come, al contrario, il corpo deve essere al centro dell’attenzione di ognuno, in quanto immagine di Dio, tempio dello Spirito, sintesi del creato,oggetto della compiacenza di Dio ed ha ricevuto la promessa della risurrezione.
Il Concilio Vaticano II ha mirabilmente sintetizzato la nuova visione che bisogna avere del corpo affermando a questo proposito:” Non è lecito all’uomo disprezzare la vita corporale, anzi, questi è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla resurrezione. Tutto questo è confermato anche da Gesù che: ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con mente d’uomo, ha amato con cuore d’uomo. Nascendo dalla Vergine Maria, Egli si è fatto uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato”.
Di conseguenza, l’uomo si relaziona con Dio e i suoi simili attraverso il proprio corpo: mente, mani, voce, orecchi, volto, occhi… E’ doveroso, pertanto, curare l’aspetto fisico perché, in tal modo, ci si sente maggiormente sicuri di se stessi , ben disposti all’incontro e al dialogo non solo con gli altri, ma anche con il Signore. Da queste considerazioni presento la mia esperienza: nonostante i ripetuti inviti di Dario che mi esortava a frequentare la sua palestra per praticare esercizi fisici al fine di “curare” alcune mie patologie tipo: l’obesità, l’ipertensione; ma, soprattutto, su spinta di alcuni amici medici mi sono deciso a frequentare la palestra, ohimè con sommo rammarico un po’ troppo tardi, perché ho notato che i benefici sono stati quasi immediati. Infatti, dopo appena due mesi la pressione arteriosa si è regolarizzata e il peso corporeo si è ridotto, ma, soprattutto ho acquistato serenità e sicurezza in me stesso. Devo confessare che anche il mio ministero di insegnante e di prete ne ha ricavato benefici. Riesco ad essere meno nervoso, più tollerante, più disponibile e perché no durante alcuni esercizi riesco persino a concentrarmi e a recitare il rosario.
Un corpo malandato, obeso, sciatto, trasandato trasmette abulia, noia, introversione, fino a rasentare la disistima di sé e quindi può sfociare, persino, in depressione, in questo stato anche lo spirito ne risente. Diversamente, un corpo “bello”, efficiente, sano trasmette sicurezza, brio, elasticità, crea nuovi rapporti cordiali e fruttuosi. Ben vengano dunque la palestra, lo sport, escursioni in montagna, come ci ha mostrato il grande Giovanni Paolo II, che ,attraverso queste attività, riusciva ad elevarsi al Sommo Creatore e ad essere così vicino ad ogni fratello che incontrava.
Attenzione,però, a non idolatrare il corpo o a cadere nella vanità per cui viene ridotto ad oggetto o prodotto di mercato offerto al migliore offerente, tenendo presente che la bellezza vera è data dal connubio di corpo spirito ed anima e, per il cristiano, è tempio di Dio e perciò bisogna vivere nel santo timore di violare questo tempio di Dio con opere malvagie.
Si vada ,dunque, in palestra, ma con “spirito nuovo”!
Don Biagio Napoletano