Arte e cultura
Erri De Luca a Salerno
Bellissima iniziativa avere a Salerno la voce “contraria” di Erri De Luca.
A seguito della pubblicazione del suo libro “La parole contraria” uscito proprio in occasione del processo che sta sostenendo in quanto indagato, si legge nella suo avviso “per avere, con più azioni esecutive di unmedesimo doisegno criminoso, pubblicamente istigato a commettere più delitti e contravvenzioni ai danni della società LTF sas e del cantiere Tav LTF in località La Maddalena di Chiomonte (To) (…)” accusa mossagli per interviste rilasciate al sito web dell’Huffington Post. In seguito a ciò nel sito iostoconerri.net si legge che “alcuni amici si stanno impegnando a tenere aperta la pagina internet dove si raccolgono dimostrazioni di sostegno, affetto, condivisione, iniziative”. Nasce così l’iniziativa della compagnia del giullare, che ha portato anche a Salerno “io sto con Erri”, e la sua “parola contraria”.
Peccato però sia stato privilegio solo di pochi, esattamente solo di quelli che ben prima delle 18.30 hanno potuto accaparrarsi un posto a sedere nel piccolissimo Tetro del Giullare. Chi, come la sottoscritta, per sventura è arrivato puntuale alle 18.30 ha trovato già tutto pieno e lo spettacolo già iniziato (ma l’inizio non era alle 18.30?). Anche se le porte erano aperte per far circolare l’aria (che però non circolava anche a causa del gran caldo afoso della serata) dentro c’era un buio pesto che non consentiva di veder nulla, nemmeno dove si stessero mettendo i piedi (e quindi a rischio di cadere).
Peccato anche per quella persona in carrozzina che non avendo possibilità di accedere ad un posto migliore, collocata in una angolino nei pressi dell’ingresso, sbirciava tra una tenda e una porta nel tentativo di capire qualcosa e magari anche carpire con lo smartphe una immagine da fotografare.
Peccato, diciamolo, perché anche se poco pubblicizzato l’evento, data la fama dello scrittore, ha richiamato comunque un bel numero di pubblico. Ma molti che non riuscivano a star dentro o sostava all’esterno, dove comunque non si poteva sentire né vedere nulla, o andavano via.
Peccato, sì, ancora peccato, perché Erri De Luca, la voce contraria, una delle poche in quest’epoca di pensiero unico e parole omologate, meritava di più. Agli organizzatori un plauso per l’idea, e un rammarico perché evidentemente in questa città, dobbiamo assistere ancora al non allineamento tra idee belle e valide e la loro messa in atto non sempre adatta a valorizzarle.
Ad ogni modo, comunque e in ogni caso “io sto con Erri” e con le parole preziose di chi dimostra il coraggio di esporsi fino in fondo, di non retrocedere dalla lotta per affermare il diritto di parola, il diritto ad una opinione non omologata, ad una visione libera da condizionamenti di opportunità. “Se la mia opinione è reato, continuerò a commetterlo. Se condannato non inseguirò altri gradi di giudizio in cerca di più favorevoli sentenze (…). Per me, da scrittore e da cittadino, la parola contraria è un dovere prima di essere un diritto”.
Insomma una voce fuori dal coro che canta libera e spiegata e che ricorda tanto “Je Suis Charlie”, con cui tutto il mondo si schierò non più tardi di cinque mesi fa .