Il cristallino
I sogni son desideri?
“I sogni son desideri… di felicità”. Sì, proprio lei. La vostra intuizione è giusta. La protagonista de ilcristallino di Informa 21, scelta a furor di redazione, è davvero Cenerentola.
“I sogni son desideri” non era una frase che potevamo lasciarci scappare: dentro vi è racchiusa tutta la verità, tutta l’essenza dei desideri, vi è la loro riabilitazione. Cenerentola, che la canta mentre fa da serva a due sorellastre illuse, ci suggerisce un passaggio che da troppo tempo abbiamo perso: sogni e desideri hanno la stessa dignità. Eppure è difficile pensarlo, perché se chi realizza un sogno suscita approvazione ed ammirazione (perché la realizzazione di un sogno è così rara da essere perdonata?) chi esprime o – non sia mai – realizza un desiderio ed ha la ‘sfacciataggine’ di dichiararlo è un privilegiato, uno attaccato ai piaceri che dimentica quanto è dura la vita, uno che si permette un lusso… Forse è per questa visione distorta dei desideri che solo nel sogno “non abbiamo pensieri e li esprimiamo con sincerità”?
Difficile dirlo, ma di sicuro sognare e desiderare con Cenerentola ci dà uno stimolo a superare i nostri timori e a concederci di nuovo questa ‘pratica’. Per una volta, proviamo a non associare quella scarpetta di cristallo all’anello con il quale le aspiranti principesse borghesi vogliono farsi impalmare. Un modernista come Perrault non lo vorrebbe. Associamo invece Cenerentola ai desideri e alla dignità della loro custodia, alla pazienza e alla tenacia di chi sa che il desiderio è innanzitutto un diritto che la società non può negarci. Il desiderio di Cenerentola non è un principe da sposare (è un romantico incidente di percorso!) né tantomeno la babbuccia in cristallo di Ferragamo, ma l’emancipazione… un’emancipazione che però non tradisca i valori di rispetto e riconoscenza che la nostra protagonista nutre, nonostante tutto, nei confronti di una cattivissima matrigna e del defunto padre.
Quest’anno il più shakespeariano dei registi shakespeariani, Kenneth Branagh, ha portato al cinema la sua Cenerentola, prodotta da Disney, con Cate Blanchett, Lily James, Richard Madden, Stellan Skarsgard ed una irrestistibile Helena Bonham Carter nei panni di fata turchina. Lo troverete presto in dvd. “Penso che Cenerentola sia reinterpretata da ogni generazione: lei e il principe, sono molto moderni, fanno le loro scelte, conquistano il rispetto degli altri – spiega Branagh – si conoscono durante un litigio sulla caccia e nessuno dei due sa chi sia l’altro, dunque iniziano il loro rapporto in condizione di uguaglianza. Abbiamo sempre pensato che questa Cenerentola non sarebbe stata definita dalla relazione con un uomo, né sarebbe dipesa da lui per fare delle scelte, né avrebbe aspirato ad essere salvata. Si può salvare da sola e il nuovo principe lo capisce, capisce che essere principe non significa che otterrà il suo amore”. Già questa spiegazione è un invito a vedere il film e se non vi basta pensate alle scenografie da fiaba del parco naturale Wexham Buckinghamshir di Dante Ferretti.
Da scoprire è anche la Cenerentola andata in onda nelle sale italiane solo il 23 dicembre 2014 della “Cenerentola” musicata da Gioachino Rossini, nella versione presentata da Andrea Andermann e diretta da Carlo Verdone con protagonista Lena Belkina.
Se poi avete voglia di ridere con Gas Gas e Lucifero e di risentire quel magico ritornello “I sogni son desideri di felicità” non sarete mai troppo cresciuti per il film di animazione capolavoro del 1950 di Walt Disney che ha fatto sognare e soprattutto “desiderare” intere generazioni.
Teresa Maddalo – Direttore Informa
Illustrazione tratta dall’opera “99 animali”
di Roberto Lombardi