Approfondimenti
La felicità? È tutta in un libro
Mi sono imbattuta in questa notizia molto interessante che credo valga la pena conoscere. Il Cesmer (Centro Studi su Mercati e Relazioni Industriali) dell’Università Roma tre realizza nel 2015 una ricerca su commissione del gruppo Mauri Spagnol e GeMS (un gruppo editoriale che comprende marchi come Guanda e Longanesi). Il tema della ricerca è il rapporto tra lettura e felicità. Un tema oserei dire audace, insolito e, certamente ancora valido ed attuale.
Innanzitutto bisogna intendersi cosa vuol dire “essere o sentirsi felici”. I ricercatori (rifacendosi ad alcune definizioni codificate) hanno inteso “la percezione soggettiva, cioè il senso di appagamento rispetto alla propria vita nel suo complesso” e la “misura della frequenza con cui si vivono emozioni positive e negative”.
La ricerca ha messo a confronto (così come si procede solitamente) un gruppo di lettori ed uno di non lettori. Ad entrambi sono state poste delle domande sul loro rapporto con la lettura, il tempo libero, le emozioni, il senso di soddisfazione, ecc.
Le risposte degli intervistati hanno messo in evidenza che i lettori hanno un indice di felicità molto alto rispetto ai non lettori; hanno livelli più alti di benessere soggettivo e cognitivo; fanno più spesso esperienza di emozioni positive e meno spesso di esperienze negative; sono positivi e provano benessere più frequentemente e sono più felici di come impiegano, nel complesso, il loro tempo rispetto ai non lettori.
Si può dire che ne è venuto fuori un quadro molto netto. Verrebbe la tentazione molto forte di affermare che “sì, la lettura rende felici” o quanto meno rende migliori. Insomma se la felicità non sta proprio tutta in un libro certamente questa ricerca ci dà l’identikit del “lettore tipo”, che è persona più attenta, sa fare scelte più consapevoli, sa cogliere il meglio della vita.
Il lettore “onnivoro” è uno che si documenta (soprattutto se ama la saggistica o l’attualità) ma è anche una persona che vive tante vite: una per ogni storia/romanzo che legge. E questo arricchisce il bagaglio delle conoscenze ed esperienze, se pur indirette, della vita. Per non dire del bene che fa all’anima nutrirla anche di poesia.
Ebbene, sono tutti ottimi motivi per mettere sempre sul comodino (e in valigia) un libro, meglio se due, o anche tre…