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Approfondimenti

Un libro per conoscere “Le cause del conflitto Russo – Ucraino”

Posted: 12/01/2025 alle 5:48 pm   /   by   /   comments (0)

E’ uscito da qualche mese, in ottobre 2024,  a cura di una piccola casa editrice italiana (Visione Editore)  un libro formato tascabile  dal titolo “Le vere cause del conflitto Russo – Ucraino.  Il libro è un insieme di articoli che fanno da cornice esplicativa allo scritto, redatto in tempi di non sospetti (2021) da Vladimir Putin, e che costituisce la parte centrale del libro. Già dal titolo dell’articolo si capisce il focus del suo punto di vista: “Sull’unità storica di russi e ucraini.

 Nella seconda parte troviamo due contributi, uno di natura storico – filosofica a cura di Eduard Popov e Kirill Sevcenko, l’altro dell’ambasciatore Gyorgy Varga. La premessa è di Alexey Paramonov, ambasciatore russo in Italia; la prefazione è a cura del diplomatico Bruno Scapini, con  l’introduzione del direttore ed editore Francesco Toscano.

Questo attento lavoro di collage di scritti, a partire da quello del presidente Putin, sono una disamina di fatti e considerazioni storico-culturale relative al rapporto tra i due stati-popoli  sostanzialmente “fratelli” ed espone cause e fattori perlopiù sconosciuti al grande pubblico ma le cui ricadute, specie dal febbraio 2022 , sta interessando il mondo intero.

Putin apre il suo pezzo soffermandosi sui “legami spirituali, umani e di civiltà che si sono formati nel corso dei secoli”, guardando al “muro sorto negli ultimi anni tra Russia e Ucraina, parti essenzialmente di un medesimo spazio storico e spirituale, come una grande disgrazia comune, come una tragedia”. E ammette che questa è sì una “conseguenza di alcuni nostri errori commessi in periodi diversi. Ma è anche il risultato del lavoro mirato di quelle forze che hanno sempre cercato di minare la nostra unità”. Frutto, egli dice, di un attento lavoro di divide et impera.

Nella 3° e  4° di copertina troviamo altri spunti interessanti degli altri autori:

“Nel libro La Grande Scacchiera, il politologoZ. Brzezinski, già consigliere per la sicurezza nazionale al tempo della presidenza Carter, spiega con grande chiarezza come la futura conquista di Kiev da parte degli occidentali rappresenti un tassello indispensabile per ridurre la Russia al ruolo di potenza regionale innocua e, tutto sommato, irrilevante. La profezia del noto intellettuale polacco si è poi verificata realmente con strabiliante precisione. La globalizzazione americanocentrica è obiettivamente incompatibile con l’esistenza di nazioni forti, sovrane, libere e autonome”.(Francesco Toscano).

“Soltanto una forzatura della Storia avrebbe condotto russi e ucraini ad affrontarsi militarmente sul terreno. Un esito, questo, oltremodo arduo da congetturare se solo guardiamo alle strette correlazioni e omogeneità etnolinguistiche che hanno da sempre legato i due Paesi culturalmente ed economicamente”. (Bruno Scapini).

Si può pensarla come si vuole ma se si nutre il desiderio di avvicinarsi alla verità/ realtà l’unico modo è esplorare e sondare tutti i punti di vista, anche quelli che potrebbero sembrare lontani da noi. Solo sottoponendo ogni tema al nostro vaglio critico, si può sperare di rintuzzare i tentativi di narrazione massmediatica deviata e/o manipolata. 

“Sono convinto che la vera sovranità dell’Ucraina sia possibile proprio in collaborazione con la Russia, I nostri legami spirituali, umani e di civiltà si sono formati nel corso dei secoli, risalgono alle stesse origini e sono stati temperati da prove, risultati e vittorie comuni. (…) Dopotutto siamo un solo popolo. E dirò una cosa: la Russia non è mai stata e non sarà mai “anti-Ucraina”. E come dovrebbe essere l’Ucraina spetta ai suoi cittadini deciderlo”. (Vladimir Putin)

In ogni campo solo di una cosa si può essere certi: dubitare sempre del “pensiero unico” che impedisce l’esercizio di una mente aperta al pensiero critico, unico modo per garantire libertà di pensiero ed espressione: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo” (Voltare? Evelyn Beatrice Hall?).

Franca Grosso – Sociologa