Nutrizione
Acquasale cilentana: i benefici nutritivi di un piatto “povero”
Il pane di grano biscottato, bagnato in acqua, scolato e condito con olio extravergine d’oliva, sale, pomodori e origano è un piatto tipico della “dieta mediterranea” e costituisce una salutare alternativa estiva come antipasto o come piatto unico se arricchito da ulteriori ingredienti.
L’ “acquasale” (per alcuni “acquasala”) – conosciuta anche nelle varianti extraregionali di “caponatina” e “panzanella” – è tra le ricette più antiche della tradizione cilentana, prescelta da contadini e pescatori per la semplicità di realizzazione e per il basso costo. Secondo la tradizione, i ritagli del pane raffermo venivano “biscottati” nei forni e bagnati quanto basta da restare croccanti per condirli con pochi e genuini ingredienti, perfetti per essere mangiati nei campi mentre si era a lavoro.
Ancora oggi l’acquasale resta una pietanza apprezzata, soprattutto per la sua leggerezza. Un’ acquasale classica per 2 persone si realizza velocemente: 3 biscotti di pane di grano bagnati in acqua e scolati in modo da non ammorbidirsi troppo (10 sec) si ripongono su un piatto e si condiscono con 3 pomodori freschi spezzettati, sale, olio extravergine di buona certificazione italiana, origano, aglio o cipolla se preferiti. Una porzione ammonta a circa 260 Kcal e conferisce: carboidrati, grassi, vitamine e sali minerali
La ricetta classica accompagna benissimo la mozzarella o altri secondi stagionali, le numerose versioni arricchite con altri ingredienti (olive, tonno o acciughe, basilico, uova) – insieme alla frutta – costituiscono un’equilibrata cena estiva.
In foto: buffet cilentano con acquasale, cacioricotta e salumi tipici