Bellezza
Artemisia e moxicombustione
Fin da tempi lontanissimi, erano note le proprietà terapeutiche del calore. Già prima della scoperta del fuoco l’uomo apprezzava il calore che gli perveniva dal sole e cominciarono ad usarlo per scopi terapeutici. Il calore attenuava dolori addominali, aiutava le articolazioni dolenti togliendo umidità, aveva un effetto benefico sui dolori del capo sulla schiena e agli arti.
La Moxa (termine che ha origine dall’espressione giapponese moe kusa, cioè “erba che brucia”)o Moxibustione, è una delle metodiche terapeutiche fondamentale della MTC (Medicina Tradizionale Cinese). Normalmente viene effettuta riscaldando gli stessi punti usati in Agopuntura, utilizzando dei grossi sigari di artemisia. L’artemisia è un’erba medicinale che si trova anche in Europa ma la varietà cinese è più forte e più aromatica.
Anticamente in Cina, l’artemisa veniva essicata al sole per la preparazione della moxa.
Talvolta insieme all’artemisia venivano mescolate altre erbe mediche quali:
l’aquilaria agallocha, la rosa banksiae, la Pistacia lenticus, lo zenzero seccato.
I sigari o coni di moxa vengono preparati mescolando la lana moxa con l’artemisia
e vengono pressati e arrotolati,si ottengono così dei bastoncini combustibili lunghi circa 20 cm. di 1 o 2 cm. di diametro.
Una volta accesa si crea una brace sulla punta, ed un fumo molto aromatico.
La moxa viene tenuta ad una certa distanza ravvicinata dalla pelle, ma non a contatto.
Il calore emesso dalla moxa possiede molte proprietà benefiche, primo fra tutti allevia i dolori. La Moxicombustione è utile in casi di cervicale, artriti, reumatismi, e dolori articolari. Anche i centri nervosi interessati ne giovano notevolmente viceversa non è indicata nelle patologie dove vi sia una eccesso di Calore, sulle aree cutanee eritematose o dove vi sono abrazioni o ferite. Quindi non va utilizzata in caso di forte ipertensione, sulle aree cutanee psoriasiche o con lupus eritematoso, o altra forma di irritazione epidermica.