Arte e cultura, Nutrizione
Finalmente in rete il progetto “Granai della Memoria”
Dopo una lunga progettazione e sperimentazione è stato ufficialmente presentato e reso disponibile in rete i “Granai della Memoria”, il progetto dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, promosso da Slow Food e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Lo scopo del progetto è quello di raccogliere e comunicare in video le memorie del mondo attraverso un complesso archivio multimediale: nelle interviste le testimonianze di contadini, artigiani, anziani, imprenditori, partigiani o artisti tutte visibili in rete sul sito web https://www.granaidellamemoria.it. Viene fornita così una interessante “lettura storico-antropologica dei saperi del mondo“.
Tra i testimoni d’eccellenza ci sono Ugo Gregoretti, Peppe Barra, Isa Danieli, Livia e Alfonso Iaccarino di ‘Don Alfonso 1890’, Giovanni Assante del pastificio ‘Gerardo Di Nola’ e il documentarista Luigi Di Gianni.
Obiettivo dell’ innovativo progetto scientifico d’eccellenza è quello di “salvaguardare i beni culturali materiali e immateriali che forniscono una nuova, originale, critica dimensione interpretativa della gastronomia. Un percorso scientifico che pone al centro della sua area di studi i saperi orali e gestuali che contraddistinguono l’uomo. Questa inderogabile linea di ricerca parte dal presupposto che la società del presente, che sta vivendo una difficile e oramai lunga crisi economica e di valori, debba costruire granai dove i saperi orali e gestuali, le tradizioni alimentari, le memorie gastronomiche e le storie di vita possano trovare riparo dalla temperie del presente che vive e si nutre dell’oblio collettivo“.
Lo spirito che invade il progetto è quello di un “nuovo umanesimo che ponga l’uomo e i suoi valori al centro della società, soprattutto al cuore della comunità, luogo, piazza dove giornalmente la gente è parte attiva di una memoria condivisa che in quanto tale ri-pensa e ri-modella il futuro che costruisce e ri-costruisce identità. Nel contempo il progetto colloca e ri-colloca l’individuo anche al centro della comunità immateriale del presente che è costituita dalla rete digitale del mondo nuovo “.
Unico partner istituzionale del progetto per l’intera area del Mediterraneo, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, con il compito di creare all’interno del portale de “I Granai della memoria” un archivio con le memorie del passato, “ma anche le testimonianze su come oggi è conosciuta e viene agita, nelle piccole azioni quotidiane, l’alimentazione mediterranea“.Tale archivio è stato denominato “I Granai del Mediterraneo”.
“Granai – spiega Marino Niola, direttore del Centro Studi Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università Suor Orsola Benincasa – perché, in sintonia con la filosofia che anima Slow Food e con il campo di ricerca dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, vogliamo impegnarci per conservare le tradizioni e le culture che ruotano intorno al cibo, così come si conserva il grano nei granai. E soprattutto Mediterraneo per rispondere all’urgenza di conoscere, interpretare e comunicare l’alimentazione degli abitanti del bacino del Mediterraneo, che può rappresentare una grande sfida anche per lo sviluppo economico del Mezzogiorno d’Italia, che può diventare realmente la guida di un grande progetto culturale legato al turismo enogastronomico”.
È evidente come il patrimonio della nostra dieta mediterranea rappresenti la vera “ricetta” contro la crisi economica e per il rilancio del Meridione.