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Salute

Cosa fa lo Psicologo

Posted: 26/02/2017 alle 1:12 pm   /   by   /   comments (0)

Che cosa fa e come si diventa Psicologo?
Esistono diverse figure professionali che possiamo definire di aiuto, la figura dello Psicologo, dello Psicoterapeuta, dello Psichiatra, (senza citare le figure non regolamentate dalla legge), ma come intervengono in concreto questi professionisti? Quale il percorso formativo hanno affrontato? Soprattutto, come possono aiutare la persona a risolvere un problema?

Una piccola premessa va certamente fatta in merito al loro ruolo di notevole importanza sociale, che insieme al medico, all’infermiere, ai vigili del fuoco e a tutte le figure professionali, che intervengono per aiutare un’altra persona. Sono dei “guerrieri” e il termine guerriero è usato per indicare la loro passione e il loro compito sociale di aiutare chi ha bisogno di aiuto concreto. Sono persone che combattono quotidianamente con tenacia, insieme al paziente per sconfiggere il disagio e il disturbo mentale.

Se da un lato la figura dello Psicologo e dello Psichiatra rappresentano per alcuni un’importanza vitale, per altri il loro compito professionale è confusionario e frammentato. E’ facile ascoltare opinioni di persone poco informate e quindi basano la loro conoscenza sul “sentito dire” o sul “mi hanno detto che”, ad esempio, lo Psicologo fa il “lavaggio del cervello”, che lo Psichiatra “bombarda” il paziente di psicofarmaci, che per questi professionisti è anti produttivo risolvere il problema o estinguere il disturbo, in quanto è più lucrativo portare avanti la terapia. Le opinioni possono essere veramente infinite e di scarsa rilevanza, chiaramente. Ciò che conta è certamente le capacità di un intervento psicologico o psichiatrico di intervenire efficacemente contro un disturbo invalidante. Come in un’azienda (scusate l’estremizzazione), contano i numeri, i risultati. Filosofeggiare è certamente interessante ma nel mondo dei risultati, questi contano prima di ogni cosa. Nel libro, Manuale di sopravvivenza per psico-pazienti, il Prof. Giorgio Nardone illustra i risultati di più ricerche in merito all’efficacia delle psicoterapie, di diverso orientamento. Senza soffermarci sulla specificità del disturbo analizzato, le percentuali di efficacia terapeutica sono comprese tra:

  • 40-80% per le psicoterapie a orientamento psicoanalitico
  • 60-75% per le terapie comportamentiste
  • 50-70% per le terapie famigliari
  • 60-75% per le psicoterapie cognitive
  • 60-90% per le psicoterapie brevi strategiche

Senza analizzare i dettagli empirici di queste ricerche e citandone soltanto alcune è evidente che la psicoterapia a prescindere dal suo orientamento, ha una valenza rilevante per il trattamento dei disturbi mentali gravi e moderati. La psicoterapia cognitivo comportamentale, ad esempio, ha dimostrato essere efficace con sicuro rigore per la cura degli attacchi di panico e per l’ansia, per il trattamento della depressione, dei disturbi alimentari, per superare le fobie e il disturbo ossessivo-compulsivo e per altri disturbi specifici. Certamente non conta solo l’orientamento terapeutico ma anche la professionalità e personalità del terapeuta.

Il percorso formativo e il lavoro dello Psicologo e Psicoterapeuta

Lo Psicologo è un professionista che si occupa e interviene in merito alla salute, e in particolare in merito alla salute psicologica. L’organizzazione Mondiale della Sanità concettualizza il termine salute espressamente in questo modo: la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità”.

Lo psicologo è una figura regolamentata dallo stato, e a differenza di altre figure di aiuto non riconosciute, è tenuta a una formazione e a regole di condotta ben precise, espressamente definite dal codice deontologico degli Psicologi. Lo Psicologo ha maturato la sua formazione attraverso un percorso universitario della durata complessiva di cinque anni (3+2), superando esami riguardanti una conoscenza generale del funzionamento mentale, fisiologico, comportamentale, sociale e clinico dell’essere umano. Ha svolto diversi tirocini durante il percorso di studi e ottenuto il titolo di Dottore in Psicologia (laurea magistrale), frequentato un tirocinio post laurea dalla durata complessiva di dodici mesi. Successivamente ha sostenuto l’esame di stato e si è abilitato alla professione di psicologo. Attraverso i metodi, le teorie e le tecniche acquisite durante la formazione, lo psicologo interviene in merito al sostegno psicologico, diagnosi e trattamento di diverse problematiche e disturbi psicologici. Interviene per aiutare la persona a superare eventi drammatici che hanno colpito la sua vita, nel contesto della crescita personale e del benessere, aiuta a superare una dipendenza patologica invalidante. Viene interpellato con l’incarico di esperto in caso di adozione, affido, separazione, rivestendo il ruolo di consulente tecnico di parte (Ctp) o consulente tecnico d’ufficio, (Ctu). Il suo intervento è molto vasto e complesso. Il requisito importante a prescindere dall’ambito lavorativo è una conoscenza approfondita e specialistica del tema trattato.

Lo Psicoterapeuta è un medio o uno psicologo che ha svolto un ulteriore formazione specialistica in psicoterapia della durata di quattro anni. Per poter accedere alla scuola di psicoterapia bisogna necessariamente possedere una laurea in psicologia (magistrale) o una laurea in medicina e chirurgia. Le scuole di psicoterapia sono fondate su diversi approcci terapeutici, tra cui l’orientamento cognitivo comportamentale, strategico, socio costruttivista, integrato. Lo psicoterapeuta può intervenire per la cura e il trattamento dei disturbi mentali poiché ha approfondito le conoscenze sui disturbi mentali e sui protocolli di trattamento.

Il percorso formativo e il lavoro dello Psichiatra
Lo Psichiatra è un medico che si è specializzato in psichiatria. La psichiatria è una branca della medicina che si occupa della cura dei disturbi mentali e a differenza delle scienze psicologiche, che individuano l’eziologia del disturbo mentale come conseguenza di fattori sociali, ambientali, educati e comportamentali, la psichiatria è maggiormente orientata alla ricerca delle cause del disturbo mentale, focalizzandosi sul livello fisiologico del sistema nervoso centrale. Lo psichiatra richiede ed esamina referti medici, è autorizzato a somministrare farmaci generici o psicofarmaci per attenuare la sintomatologia del paziente e curare il disturbo interessato, andando a riequilibrare gli scompensi chimici presenti nel cervello. Ad esempio, se riscontra che un paziente soffre di depressione maggiore, somministra farmaci che incrementano un particolare neurotrasmettitore (serotonina) partendo dal presupposto che nel paziente depresso questo neurotrasmettitore è responsabile del disturbo depressivo. L’intervento dello psichiatra è spesso indispensabile e necessario, soprattutto quando il disturbo è di natura organica, spesso collabora con lo psicologo, con lo psicoterapeuta per un intervento combinato. Il farmaco è di fondamentale importanza quando la sintomatologia e fortemente invalidante da non consentire un’adesione terapeutica per il trattamento di aspetti psicologici importanti per la remissione del disturbo, allo stesso tempo la sola assunzione di farmaci o psicofarmaci non consente di risolvere la problematica e l’eziologia del disturbo mentale.

Abbiamo descritto brevemente solo alcuni contenuti, riguardanti la formazione, la distinzione tra Psicologo e Psichiatra, gli ambiti d’intervento, soffermandoci su aspetti che condividono le due professioni e su altri completamenti differenti. La mente umana, il sistema nervoso, i processi cognitivi e comportamentali sono di una complessità straordinaria, per questo fare una netta distinzione dicotomica, su qual è il trattamento o la figura più appropriata a cui rivolgersi, diverta poco esaustivo. Ogni persona in base alle risorse possedute, alla storia di vita, alla gravità del disturbo, necessita di un trattamento o di un altro, o di un trattamento integrato. Un trattamento senza un’approfondita diagnosi e attenzione sarà del tutto inutile e spesso dannoso, a prescindere se vi rivolgerete a uno bravo psicologo o a uno bravo psichiatra. Chi bene diagnostica bene sana.

Dott. Giorgio Spennato – Psicologo
Psicologia Lecce