“Crank-Up”: il network di chi ama praticare sport in compagnia

Crank-Up è il social network basato sulla condivisione dell’allenamento sportivo, nato per vivere lo sport “ovunque ci si trovi e con chiunque abbia le stesse affinità”. Creando un profilo su crank-up.it possiamo segnalare quotidianamente la città nella quale ci troviamo, gli sport che pratichiamo assiduamente o che ameremmo praticare ed il nostro livello di preparazione.

Gli altri atleti iscritti possono invitarci a condividere con loro allenamenti affini e viceversa. Se siete studenti Erasmus, manager in viaggio, turisti o pendolari non dovrete più rinunciare ad una partita di tennis in compagnia solo perché fuori casa! Riteniamo che Crank-Up sia tra le start-up più interessanti del settore. Abbiamo intervistato Francesco Pasotti, giovane ideatore della piattaforma.

 – D: Alcune idee innovative nascono per caso, altre da un “bisogno”. Anche “Crank-Up” nasce da una necessità, quella di condividere la voglia di allenarsi?

– R: “L’idea nasce dalla mia grande passione per lo sport, sin da bambino sono cresciuto con il valore della salute e benessere fisico e l’importanza della pratica sportiva. Oggi, da grande, il desiderio di poter dedicare almeno mezz’ora al giorno di attività fisica per me è fondamentale poiché mi scarica dallo stress e mi aiuta a riorganizzare le idee. Nel 2011 lavoravo per Borghi s.p.a. come Area Manager Estero e viaggiavo per visitare dei clienti o per partecipare a fiere. In queste trasferte, quando riuscivo a dedicare un po’ di tempo a me stesso, dopo il lavoro praticavo sport. Ovviamente, in condizioni normali mi sarei organizzato con il mio gruppo abituale per un allenamento condiviso. Mi sarebbe piaciuto poter fare lo stesso in qualunque posto del Mondo, incontrando persone nuove ma accomunate dalla mia stessa passione. Da qui l’idea: ho pensato a come sarebbe stato bello per chi viaggia poter individuare persone vicine a sé con cui condividere un momento sportivo (partita di tennis, corsa in compagnia…)”.

… continua a seguire l’intervista a pagina 4 della nostra rivista