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Creatività fisica e mentale
La creatività è la capacità di ogni persona di realizzare produzioni mentali o materiali, immaginarie o concrete, che hanno in comune alcuni tratti caratteristici, come la novità, l’originalità e la capacità di risolvere un problema.
Non è vero che le capacità creative di una persona derivino da doti particolari anche se, indubbiamente, non si può negare l’importanza della c.d. predisposizione naturale, tuttavia non si deve farne un alibi per la mancanza di pensiero creativo. In effetti, entro certi limiti, la creatività si può imparare e, soprattutto, la si può migliorare. In ognuno di noi ci sono tutte le caratteristiche per essere immaginativi, innovativi e creativi, forse si nascondono in qualche parte del nostro cervello, ma di certo esistono.
Il problema principale di coloro che si definiscono non creativi sta nel fatto che pensano, fino a convincersene, di non esserlo.
Un aspetto fondamentale per la creatività è, infatti, l’allenamento: proprio come nelle tecniche, a tutti noi note, per allenare il fisico alle prestazioni sportive, così anche la creatività va allenata e progressivamente. E’ solo una questione di tecniche e di atteggiamento mentale. Maggiore sarà la nostra attenzione alla creatività altrui e più in generale alle cose che ci circondano, maggiori saranno le possibilità di diventare bravi a raggiungere dei risultati creativi.
Quel che c’è sotto la creatività.
Un aspetto importante della creatività è la sua globalità: il fatto, cioè, che si tratta di una funzione della mente che coinvolge comunque il corpo. Se pensiamo alla creatività di un artista che produce sculture, quadri o in genere arte, non possiamo limitare tale produzione alla sola componente del cervello, ma anche al corpo e ai movimenti utili alla creazione. Un ginnasta che si muove sulla pedana compiendo evoluzioni che possiamo definire artistiche, è un creativo. Dunque la creatività non è un fenomeno solamente mentale, ma totalizzante nel coinvolgere il corpo e la mente.
Il nostro cervello, come noto, è diviso in due emisferi: il sinistro ha una funzione prevalentemente analitica, logica, verbale, di calcolo; è qui che si sviluppa il linguaggio e le capacità ad esso connesso; il destro ha una funzione immaginaria, metaforica, di sogno e di idee.
Un altro concetto utile per capire come sviluppare la creatività è il pensiero convergente e divergente (o anche verticale e laterale riferendosi a E. De Bono).
Convergere vuol dire ragionare, rispettare degli schemi prefissati: è una progressione analitica nei confronti di un problema. Divergere, al contrario, significa allontanarsi, sfruttare le libere associazioni, esplorare nuovi orizzonti o nuove possibilità nella risposta ad un problema posto.
Nel primo caso, come si sarà compreso, è l’emisfero sinistro a prevalere, nel secondo quello destro.
Nella produzione creativa tutte e due le modalità di pensiero sono utili, altrimenti il rischio potrebbe essere quello dell’inconcludenza e dell’assoluta inutilità di nuove idee.
Anche nella produzione motoria esistono processi divergenti e convergenti. Se, ad esempio, si insegna ad un bambino una attività fisico-sportiva troppo rigida, tecnicamente complessa e in spazi d’azione limitati, è evidente che prevale, nell’insegnamento, uno schema di tipo esclusivamente convergente che potrebbe comprometterne l’apprendimento, specie in un bambino, quando cioè una componente anche giocosa è fondamentale. Se al contrario l’attività ha caratteristiche di grande flessibilità di spazio d’azione libero e di una tecnica poco sofisticata, la produzione motoria si definisce divergente. Nel fitness l’attività agli attrezzi rischia di “irrigidirsi” in movimenti stereotipati imposti dalla meccanica degli attrezzi o da simulatori di attività. sportive poco libere nell’espressività: per rafforzare la motivazione, soprattutto, per contribuire ad una educazione motoria più globale e coinvolgente è necessario “interpretare” con maggiore creatività l’utilizzo possibile di certe macchine o, meglio ancora, unire alla normale routine effettuata con esse, anche attività più creative e libere. In questo senso saranno indubbiamente fondamentali il ruolo, la competenza e la fantasia dell’istruttore.
Nella creatività è rilevante limitare la routine e cambiare spesso abitudini. Un recente studio della Bbc ha dimostrato che le capacità intellettive di una persona – l’intelligenza in senso lato – possono migliorare fino al 40% in una sola settimana se si segue un programma di allenamento che si basa proprio sul cambiamento continuo, sull’abbandono di abitudini consolidate; “cambiare almeno due abitudini al giorno per almeno una settimana” questo lo slogan del programma. Da notare come alcune regole da seguire contribuiscono maggiormente al risultato di una migliore intelligenza dinamica e creativa, fra queste; una dieta sana, con poco alcool e caffé, molta frutta e tanto pesce ricco di omega 3 e un’attività fisica limitata, ma costante nel tempo. Ed è propria questo lo stile e l’essenza del vivere bene.
Essere creativi
Una tabella di allenamento personale. Consigli non convenzionali per migliorare la creatività.
1) Pratica regolarmente uno sport, trova momenti per rilassarti e concentrati. Fai esercizio fisico e prova nuova esperienze motorie: attività di gruppo, nuove tecniche, eccetera. Cambia strada, ogni tanto, per andare in ufficio.
2) Meno tempo alla Tv, più al cinema o a teatro (anche l’home video è un ottimo strumento per vedere film che non si è riusciti a vedere durante la programmazione); nei film o nelle rappresentazioni teatrali pensa alla dinamica creativa delle storie e a come il regista le interpreta con effetti, giochi di luce e musica.
3) Scopri l’arte se vuoi capire e migliorare il gusto e l’estetica; visita nel tempo libero le mostre più significative e segui gli eventi artistici del momento.
4) Leggi di tutto, specialmente saggi e romanzi. Nei giornali e nei settimanali concentrati meno sulla cronaca e sulla politica e di più sulla terza pagina, sulla cultura e la società. Leggere per leggere, ovvero: guarda le bibliografie dei libri o le recensioni per trovare qualche cosa di tuo interesse.
5) Osservare con gli occhiali della curiosità. le pubblicità che più ti colpiscono, gli spot televisivi; fai attenzione agli slogan.
6) Muta i tuoi orizzonti: rinnova sempre qualcosa in ciò che ti circonda. Cerca un luogo dove poter pensare tranquillamente e poi cambialo.
7) Di fronte a un problema, spezzalo in più parti, analizzalo, rimpiccioliscilo, rovescialo e guardalo con visuali differenti.
8) Allarga le tue relazioni consuete, cerca sempre nuove amicizie e magari anche un po’ insolite. Parla con tutti senza pregiudizi.
9) Comunica con empatia: non è con un tono freddo e distaccato che si dimostra la propria importanza e professionalità
10) Scrivi e prendi appunti. La scrittura è la memoria del futuro. Porta sempre un piccolo bloc notes in tasca: le idee arrivano anche in momenti inaspettati se non le fissi le hai perse per sempre.
11) Pensa in positivo. L’ottimismo è un ottimo ingrediente per la creatività. Per essere creativi sono indispensabili le valutazioni positive.
Prof. Giuseppe Ricci
* Diplomato all’ISEF, laureato in Sociologia, area comunicazione, e specializzato all’Università Claude Bernard di Lione. E’ docente alla Facoltà di Scienza Motorie dell’Università degli studi di Urbino. Si occupa di marketing e comunicazione. Collabora con Technogym dal ’92 e svolge attività di consulenza e formazione per il Wellness Institute. Autore di Sport & Fitness Marketing, il primo manuale in Italia dedicato alla gestione dei centri fitness e sportivi e di Gestione eccellente (entrambi per l’Editrice Il Campo). Recentemente ha pubblicato Innova Marketing frutto di una lunga esperienza, maturata in prima linea, nel mondo delle imprese di svariati settori e in particolare in quello del fitness & wellness.