Nutrizione, Salute
Dieta Dukan: la fine di un mito?
“Ma cosa è successo?
Il medico più amato al mondo, l’inventore della dieta senza sforzo che fa perdere chili e chili a migliaia di persone, anziché santificarlo, dargli il premio nobel o qualsiasi altro riconoscimento è stato radiato (termine tecnico che vuol dire cacciato) dall’ordine dei medici. Ma gli altri medici sono solo invidiosi, soprattutto quelli che si scagliano contro il dott. Dukan e la sua dieta”.
Ebbene cari amici, questo potrebbe essere il commento a caldo di tanti di voi, dopo aver aperto il giornale stamattina e letto questa notizia. Ma soffermiamoci un attimo a pensare su cosa si nasconde dietro questa decisione così estrema e poco frequente.
Di solito gli ordini professionali “cacciano” qualcuno se ha commesso qualcosa di molto grave andando contro i principi della medicina e della sua etica.
Ma siamo certi che questa dieta “miracolosa” sia davvero sicura?
Ad oggi ci sono molti dubbi se la “Dieta Dukan” sia una dieta “salutare”, insomma una dieta “medica” e non uno dei tanti prodotti il cui scopo finale è quello di fare business sulla pelle delle persone.
L’ordine dei medici, di qualsiasi città o nazione deve tutelare i valori della professione medica.
Ed è forse per questo che, oggi leggendo i giornali apprendiamo che, lo stesso dottor Dukan aveva fatto richiesta di non appartenere più all’albo dell’ordine professionale.
Forse perché una scoperta in futuro di un comportamento non proprio salutare del regime alimentare da lui proposto con prodotti “integratori” che portano il suo nome lo avrebbe portato a sanzioni da parte dell’ordine?
Per quanto “antipatico” e difficile da accettare, la dieta miracolosa con prodotti dimagranti non esiste e per perdere peso in modo sano e migliorare il proprio stato di benessere occorrono due cose:
- Consumare di più di quello che si mangia: praticando sport, esercizio fisico e favorendo le occasioni di movimento (preferire le scale all’ascensore, parcheggiare un po’ più distante rispetto al luogo da raggiungere, ecc)
- Introdurre un po’ meno di ciò che si consuma: dieta equilibrata.
Di fronte ad una richiesta di dimagrimento il ruolo e la competenza del bravo specialista sta nel personalizzare questi due fattori (dieta ed esercizio fisico) trovando la soluzione più efficace e meno faticosa possibile per chi deve effettuare tale percorso.
Direte: “è la scoperta dell’acqua calda”. Certo è ovvio e la dimostrazione risiede nell’evidenza che, puntualmente, dopo un primo periodo di fulgore, queste diete finiscono in una bolla di sapone e i loro ideatori, in alcuni casi, in beghe giuridiche.
E’ opportuno ribadire, ancora una volta, che una rapida riduzione di peso non corrisponde ad una reale riduzione di grasso, che è quello che fa male, ma spesso ad un impoverimento del tessuto muscolare, inducendo effetti negativi sia sulle forze che sull’umore.
Ogni medico al momento dell’iscrizione all’ordine presta il giuramento d’Ippocrate, in cui si dichiara “Primum non nocere”, ovvero per prima cosa se non riesco ad aiutarti, almeno non devo con la mia professione arrecarti danno. Che forse il dottor Dukan abbia pensato che questa affermazione, scritta da Ippocrate più di 2500 anni fa, non corrisponda al vero nel suo caso e quindi preferisca restare solo un uomo d’affari che non deve rispondere ad una deontologia professionale?
Non lo sappiamo! Temiamo di no, ma almeno ci auguriamo che questo ennesimo caso possa contribuire a promuovere un’informazione più responsabile.
Noi non ci stancheremo mai di ripetere che diete di questo genere possono, con ogni probabilità, portare problemi medici (insufficienza renale, ipertensione, diabete, depressione…solo x citare alcune patologie secondarie ad un non corretto ed equilibrato regime alimentare) e il caso di oggi, conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che queste pratiche non competono alla medicina ma al mondo del business.