Sociale
Divorzi: quando il partner è vegano le probabilità aumentano, + 20% di divorzi all’anno a causa di regimi alimentari incompatibili
Se un tempo erano i tradimenti e la gelosia ossessiva del partner, piuttosto che la routine che sfociava in totale indifferenza, a scatenare le crisi di coppia più profonde e a condurre verso l’inevitabile epilogo del divorzio, oggi i motivi per cui ci si lascia sembrano essere molto differenti.
Le classifiche non lasciano spazio a dubbi: in Italia, soprattutto al nord, i matrimoni hanno vita sempre più breve. Lo dimostrano le recenti rilevazioni Istat, che mostrano come negli ultimi 15 anni, dal 2000 a oggi, le separazioni siano aumentate di circa il 25% e i divorzi di quasi il doppio. La legge sul divorzio breve ha dato un’ulteriore spinta alla decisione di molte coppie a dirsi addio, riducendo a soli 6 mesi le tempistiche nel caso di pratiche consensuali.
A Milano, nel 2015 prosegue il trend del 2014 confermando un aumento delle separazioni a un anno dalla celebrazione delle nozze principalmente fra giovani in età compresa tra i 20 e i 30 anni. Solo il 25% di queste unioni sembra superare la scadenza dei 5 anni. “Il quadro milanese è sicuramente amplificato rispetto al resto d’Italia, ma offre un panorama chiaro di quanto, fatte le debite proporzioni, è ormai il percorso della maggior parte delle relazioni odierne – spiega l’avvocato Lorenzo Puglisi, Presidente e fondatore dell’associazione Familylegal, che precisa – I motivi però sempre più spesso sono estranei alle questioni ‘sentimentali’ e toccano sfere nuove: la principale è quella dei nuovi ‘credo alimentari’”.
Il terreno di scontro è sempre di più la dieta, tanto che è possibile stilare una classifica dei 5 motivi per cui il divorzio nasce a tavola.
Al primo posto l’avvocato Puglisi mette senza dubbio l’isteria da regime alimentare vegano. “Se uno dei due è un fervente vegetariano, o peggio, un vegano, il rapporto è a rischio. Può succedere una persona, nel 99% dei casi l’onnivoro, soprattutto all’inizio della relazione, quando la passione di coppia è forte e si crede di poter fare un sacrificio in nome dell’amore, cambi regime alimentare. Ma presto o tardi la scelta inizia a pesare, più spesso pesa l’intransigenza del partner”, spiega Puglisi. E la voglia di mordere bistecche e partner insieme si fa sentire più forte che mai.
Lo scontro sulle regole alimentari con cui allevare i figli si guadagna il secondo posto: è notizia di questi giorni quella di un bambino di un anno ricoverato d’urgenza a Milano perché fortemente denutrito (a 12 mesi pesava quanto un bambino di 3), che i genitori stavano ‘crescendo’ con una dieta vegana. “In casi come questo …Se poi i genitori non sono d’accordo sulla dieta del figlio in x casi su x si arriva a divorziare”, commenta ancora Puglisi.
Al terzo posto fra i motivi di scontro alimentare fa capolino la cucina di mammà. “La suocera che cucina meglio e il marito che non perde occasione per farlo pesare è un grande classico. A volte la competizione diventa un fattore di stress tale da causare liti reiterate che sfociano nella rottura”, sostiene Puglisi. E la moglie esausta rispedisce il marito al mittente, al grido di ‘Tornatene da tua madre’.
Ma la dieta è spesso causa di litigi anche per via degli scompensi ormonali e di conseguenza ‘umorali’ a cui le ristrettezze e i divieti inevitabilmente conducono: “Non capita di rado che arrivi da me qualche coniuge disperato per le conseguenze di diete troppo drastiche. Depressione, sbalzi d’umore, calo di energie, fissazioni esagerate: tutti atteggiamenti che mettono a dura prova la pazienza del partner, il quale spesso è addirittura costretto alle stesse limitazioni per non urtare la sensibilità del compagno o per evitare di metterlo in crisi di fronte ad alimenti e pietanze per lui proibiti”.
Dulcis in fundo – è proprio il caso di dirlo – al quinto posto dei motivi di scontro sul desco familiare le discussioni su come preparare pranzi e cene per le festività: ci sono i parenti che non aspettano altro che le festività natalizie per sfogare a tavola i desideri alimentari repressi di un anno intero, i bambini che mangiano solo determinati alimenti, la cugina celiaca, lo zio intollerante: preparare una tavola che accontenti tutti è impossibile e le liti si susseguono.
Attenzione quindi a queste premesse quando si intraprende una nuova relazione: “Quando ci si trova in situazioni simili, si innesca spesso un rifiuto verso l’altro, perché andare d’accordo a tavola oggi è tanto importante quando intendersi sotto le lenzuola…”, conclude Puglisi*.