Bellezza, Salute
Il mare come cura per le vene varicose.
Le gambe, croce e delizia di ogni donna che si rispetti. Robuste, affusolate, più lunghe o più corte, da secoli restano simbolo indiscusso di femminilità e sensualità. Soprattutto d’estate quando, inguainate in abiti mozzafiato per sfoggiarne l’abbronzatura, vengono messe in mostra dalle più audaci o, al contrario, nascoste per celare qualche inestetismo di troppo. Sarà per questo che chi soffre di vene varicose, talvolta vive un vero e proprio dramma.
Ma il problema, che non è solo di ordine estetico, non riguarda esclusivamente le donne, colpite comunque per il 70%, bensì un italiano su cinque. Le vene varicose sono vene superficiali che, a causa del cattivo funzionamento delle valvole deputate al ritorno venoso del sangue al cuore, diventano visibili ad occhio nudo, si ingrossano e si ramificano tra loro fino a formare degli antiestetici nodi, che possono arrecare disturbi più gravi a livello circolatorio, se non curati adeguatamente e in tempo.
Diverse sono le terapie mediche predisposte alla risoluzione di tale problema, come le classiche sclerosanti. I soggetti maggiormente colpiti dalle vene varicose risultano essere coloro che lavorano a lungo in piedi, le donne che hanno avuto più di una gravidanza, fattori costituzionali come l’obesità, una vita troppo sedentaria, o più semplicemente l’età o cause ereditarie. Inoltre, è bene sapere che il calore ed una prolungata esposizione al sole, possono favorirne la comparsa o peggiorarne il decorso, in quanto causano vasodilatazione oltre che perdita di elasticità della cute e della parete dei vasi sanguigni.
A tale scopo sarebbe meglio evitare di esporre gli arti inferiori al calore solare per periodi troppo prolungati e nelle ore più calde. Eppure, è proprio la stessa stagione estiva a venirci in soccorso. E’ dimostrato che passeggiare in riva al mare è un vero toccasana per le vene varicose. Una camminata sul bagnasciuga di 30 minuti al giorno, o col corpo immerso sino al bacino, favorisce infatti il ritorno del sangue venoso e stimola la circolazione sanguigna.
E’ preferibile comunque, camminare evitando le ore centrali della giornata, indossare un cappellino che protegga la testa o bagnarla spesso. Sfruttare i benefici del movimento delle onde, assaporare il piacere dell’acqua marina che bagna la pelle e che, col suo massaggio naturale, può essere in grado di curare numerosi disturbi tra cui, appunto le vene varicose. Utilizzare la natura come “palestra a cielo aperto”, prima di ricorrere a terapie mediche o, peggio ancora, ad un uso sconsiderato di farmaci.
Spiaggia e mare, non più solo come sinonimo di pelle abbronzata o tuffi, ma come vero sistema per rimodellare la silhouette e migliorarne l’aspetto. Un idromassaggio gratuito e costante che, grazie anche allo sbalzo termico, rappresenta una vera e propria ginnastica vascolare. Dimenticare la pigrizia per pochi minuti al giorno apporterebbe un concreto miglioramento per la nostra salute. Un trattamento “verde” meno caro ed invasivo di quelli tradizionali di cui tenere conto, prima del rientro dalle vacanze.