Nutrizione
Il ruolo dell’alimentazione nello sviluppo e nella cura dell’acne.
L’acne è una dermatosi provocata dalla dilatazione dei follicoli pilosebacei che formano comedoni, che in seguito si infiammano. Compare verso i 12 anni nelle femmine e un po’ più tardi negli uomini. Scompare spontaneamente verso i 18 – 20 anni, ma può persistere fino ai 25 anni (acne tardiva).
L’acne è dovuta all’eccessiva funzionalità dei follicoli pilosebacei (e in particolare delle ghiandole sebacee) e agli ormoni maschili (o androgeni) prodotti dalle ghiandole surrenali, dai testicoli e dalle ovaie; testicoli e ovaie fra i 12 e i 18 anni sono in fase di maturazione e iniziano la produzione di androgeni, che determinano un’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, in quanto queste ghiandole presentano una eccessiva sensibilità verso questi ormoni.
Successivamente gli orifizi dei follicoli pilosebacei attraversati dal sebo si ostruiscono a causa della proliferazione eccessiva di cheratina. Non potendo fuoriuscire, il sebo determina una dilatazione dei follicoli pilosebacei e la formazione di comedoni. I comedoni possono sfociare sulla superficie cutanea (punti neri) o mantenersi totalmente a livello sottocutaneo (microcisti). La loro infiammazione causa rilievi rossastri (papule), con all’apice un punto bianco (pustola), voluminosi (noduli) (Fig. 1), con esiti a volte cicatriziali, decorso cronico e riacutizzazione.
L’acne è localizzata nelle zone ricche di ghiandole sebacee, come il volto e il collo (96%), il dorso (64%) e il torace (13%).
Le cause dell’acne sono varie e possono essere sia di natura endogena, come predisposizione e ormoni, che esogena, come stress, farmaci, abitudini igieniche, alimentazione, patologie e farmaci.
Dal punto di vista alimentare, vi sono alimenti che tendono a favorire lo sviluppo dell’acne, ed altri che possono contribuire a risolvere il problema.
Tra gli alimenti che favoriscono l’insorgenza dell’acne, ci sono senza dubbio dolciumi, cioccolato e alimenti fritti, come anche frutta zuccherata e bibite dolci, alimenti ricchi in grassi saturi e zuccheri semplici. Tutti gli alimenti ad alti indici glicemici e poveri in fibra svolgono un ruolo significativo nello sviluppo dell’acne.
Altri alimenti, invece, come il pesce, frutta e verdura, cereali raffinati e integrali, danno un beneficio nel trattamento dell’acne.
È per questo motivo che la dieta mediterranea, caratterizzata principalmente da alimenti a basso indice glicemico, è perfetta per combattere l’acne.
Un recente studio, condotto all’Università La Sapienza di Roma, ha dimostrato che esiste un’associazione tra l’acne e l’assunzione di latte vaccino e alimenti ad alto indice glicemico, ma anche come la dieta mediterranea possa proteggere dall’acne.
L’apporto glicemico determina un aumento della secrezione delle ghiandole sebacee e quindi di sebo. Ma la dieta mediterranea, caratterizzata da alimenti a basse indice glicemico, da un elevato consumo di olio d’oliva, ortaggi, legumi, prodotti integrali e frutta, ha un ruolo protettivo nei confronti dell’acne.
Figura 1: Patogenesi dell’acne
Roberta Graziano – Biologa, nutrizionista