Esperienze
Il vero viaggio di scoperta non è vedere nuovi mondi ma cambiare occhi.
Provo sempre una strana emozione, mista a terrore, quando comincio un nuovo viaggio. Ovunque esso mi porti, attraverso le lande gelate del Nord o lungo le rotte oceaniche, arriva sempre il momento, in cui avverto lo “strappo”, quell’attimo che segna l’allontanamento dalla mia zona di comfort e dalle mie certezze.
Credo, che il vero viaggio cominci proprio lì, oltrepassando il limite di ciò che conosciamo e cominciando a calpestare i luoghi dell’ignoto, dove tutto appare differente, perfino la concezione di se stessi. Perdersi per ritrovarsi, magari un po’ migliori di prima, ecco la mia ragion d’essere! La natura selvaggia è ostile, è feroce e solo raramente, è amica di chi ha l’ardire di esplorarla.
Ogni onda, potrebbe nascondere il mio ultimo secondo di vita, dietro ogni calare del sole una notte da cui non riemergere, ma in quella profonda e totale incertezza, intollerabile per qualcuno, io trovo ossigeno, passione e quel romanticismo che mi spinge a dire “Andiamo avanti!”.Un viaggio in solitaria, è un’esperienza ascetica, perché dopo tanto viaggiare, gli occhi, stanchi di mescolarsi al nulla, smettono di guardare davanti ai miei passi, per concentrarsi su ciò che c’è dentro me ed è lì, nel profondo del mio animo, che percorro le distanze maggiori.
Viaggiando non rimango mai lo stesso. Prendo la forma dell’ambiente che mi ospita, delle emozioni che vivo e nel mare, vedo riflesso la persona che sono, con le mie convinzioni, i miei sogni e tutte le mie paure. Conosco bene la paura, ho imparato a conviverci e me ne servo perché è l’unica mia alleata. Non la rifuggo, anzi la accolgo come un dono, ma presto o tardi arriva sempre il momento, in cui la mia sete di viaggiare per le vie sconosciute del mondo, si scontra con la più struggente nostalgia di casa. Non c’è luogo più bello al mondo di quel pensiero, di quella voglia di casa, che mi prende ogni volta che ne sono lontano. Il sapore di sicurezza che trasuda dalle pareti, il calore e l’amore della mia famiglia che mi attende ansiosa. La mia casa è il luogo più bello al mondo.
Alex Bellini
Brevi cenni sull’autore
Alex è nato in Valtellina nel 1978.
Lo sport, in tutte le sue forme è sempre stato un punto fisso nella sua vita. Tra le sue varie imprese ed avventure estreme nel 2005 Alex diventa il primo uomo ad attraversare in solitaria a remi il mare Mediterraneo e l’oceano Atlantico, traversata di 226 giorni e 6000 miglia da Genova a Fortaleza (Brasile), su una barca di 7,5 metri.
Il 21 febbraio 2008, con la stessa imbarcazione, Alex parte da Lima (Perù) per raggiungere l’Australia. Concluderà con successo la traversata dell’oceano Pacifico il 13 dicembre 2008 dopo 18.000 chilometri di navigazione e 294 giorni in mare aperto, da solo. Alex entra così nella storia della navigazione e segna il nuovo record di traversata a remi, con esito positivo, più lunga mai compiuta prima. Il 19 giugno 2011, è in procinto di partire per la più incredibile impresa che si sia mai disputata al mondo: attraversare gli Stati Uniti di corsa. 5.000 km da Los Angeles a New York in 70 tappe, 70 giorni e 74 km al giorno. Una vera prova di resistenza, fisica e mentale. Determinazione, tolleranza alla fatica, capacità di mantenere focalizzato l’obiettivo, abilità nel superare stati di crisi, sono tutte doti che contraddistinguono Alex Bellini e contribuiranno al raggiungimento di alti obiettivi.