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Salute

“Imparare a volersi bene”, tredici passi per vivere meglio

Posted: 18/02/2012 alle 8:47 am   /   by   /   comments (2)

Sovrappeso, obesità  e sedentarietà,: per combattere i principali fattori di rischio delle patologie più diffuse tra i cesenati, l’AUSL di Cesena, in collaborazione con Almaverde Bio, organizza corsi per imparare a mangiare sano, muoversi e vivere meglio.

Modificare le abitudini scorrette che portano ad aumentare di peso, favorire l’acquisizione naturale e duratura di stili di vita più sani e migliorare la consapevolezza di sé e dei propri comportamenti. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi del nuovo progetto di prevenzione contro l’obesità “Imparare a volersi bene” promosso dall’Ausl di Cesena, insieme ad Almaverde Bio, azienda cesenate leader nel settore del biologico. Nello specifico, il progetto prevede in via sperimentale, a partire dal mese di marzo, un corso di 13 incontri, rivolti a 20 persone adulte con problemi di “grave” sovrappeso. Gli incontri saranno condotti da un medico nutrizionista, un medico dello sport, uno psicologo, un laureato in scienza motorie e un cuoco che coinvolgerà i partecipanti nella preparazione di alcune ricette.

In Emilia Romagna la stima delle persone adulte in eccesso ponderale è del 43% (il  32% è in sovrappeso e l’11% obeso): la stima rilevata corrisponde a circa 1.000.000 di persone adulte in sovrappeso e 300.000 obese. Le stesse percentuali sono sovrapponibili a livello locale con oltre 40.000 cesenati in eccesso ponderale, di cui 15.000 obesi (Studio Epidemiologico “Passi” 2007-2010).

Sovrappeso, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore, diabete, malattie metaboliche, ipertensione sono universalmente riconosciute come le patologie prevalenti del nuovo millennio, ma sono anche quelle che si possono maggiormente prevenire attraverso uno stile di vita salutare. Per diffusione e conseguenze sulla salute, l’eccesso ponderale è infatti tra i principali fattori di rischio modificabili, attraverso una corretta l’alimentazione, in particolare aumentando i consumi di frutta e verdura, e facilitando il movimento. Infatti non è possibile ottenere una riduzione di peso se insieme a una alimentazione equilibrata non si associa anche un quantitativo adeguato e costante di movimento fisico.

Per contrastare il sovrappeso non è sufficiente la prescrizione di una dieta o dare informazioni circa un’alimentazione corretta e il giusto movimento. Le persone in  sovrappeso solitamente sono esperte sia di diete che di programmi per dimagrire, avendo la maggior parte di loro già sperimentato molte diete e letto ogni genere di informazione al riguardo. Sanno che le loro abitudini di vita sono scorrette ma ciò che manca loro per cambiarle è, da un lato, la mancanza di fiducia nelle proprie capacità e risorse per pensare di farcela, dall’altro, la possibilità sul lato pratico di fare qualcosa nel concreto per cambiare.

Questa modalità di pensare a se stesse, unita all’impossibilità di trovare da soli soluzioni al cambiamento, porta spesso a perpetuare le proprie abitudini fino a farle diventare “automatiche” e, di conseguenza, inconsapevoli. È necessario allora prima di tutto prendere consapevolezza delle proprie abitudini (attraverso l’osservazione del proprio comportamento) e successivamente avere a disposizione strumenti e possibilità che consentano di mettere in atto un cambiamento, mantenendolo nel tempo.

Il corso sarà condotto da professionisti qualificati ed esperti, avrà una durata di circa 3-4 mesi

Per iscriversi – c’è tempo fino al 2 marzo –  e ricevere informazione è possibile telefonare, allo 0547352036 o al 0547352020 dal lunedì al venerdì (ore 11-13) o inviare una mail con i propri dati (nome, cognome, numero di telefono e indirizzo) alla dott.ssa Francesca Castoldi all’indirizzo piano.salute@ausl-cesena.emr.it

Particolare attenzione sarà rivolta alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi del corso, attraverso questionari, ripetuti a distanza di 3 e 6 mesi, mirati a monitorare alcuni parametri relativi ai benefici raggiunti e alle modifiche dei comportamenti considerati dannosi per la salute (circonferenza addominale, percezione del proprio stato di salute, tipologia e quantità di alimenti consumati, quantità e qualità dell’attività fisica settimanale, ecc.).