Prevenzione
La cistite al femminile
Frequente stimolo ad urinare, bruciori nel transito delle urine, brividi, sensazione di non aver svuotato completamente la vescica, a volte febbre e presenza di sangue nelle urine: ecco i sintomi della cistite, un’infezione della vescica molto comune e frequente nella popolazione soprattutto femminile.
Le cistiti, nella maggior parte dei casi, sono provocate da batteri tipici della flora intestinale come l’Escherichia Coli.
La conformazione anatomica femminile (uretra breve e vicina alla zona perianale) facilita il transito dei batteri intestinali verso la mucosa della vescica e l’errata igiene intima e le irritazioni locali possono contribuire all’infezione.
La diagnosi di cistite richiede l’analisi di un campione di urine raccolte in maniera sterile per identificare i batteri responsabili e determinare la loro sensibilità agli antibiotici ( urinocoltura con antibiogramma).
L’esame richiede pochi e semplici accorgimenti: le prime urine del mattino, scartato il primo getto, devono essere raccolte direttamente in un contenitore sterile; prima della raccolta detergere accuratamente le parti intime per evitare che batteri presenti sulla pelle e sulle mucose possano passare nel campione di urine e falsare il risultato dell’analisi.
L’esame delle urine richiede alcuni giorni, quindi il medico prescrive immediatamente un antibiotico, spesso associandolo a farmaci sintomatici antinfiammatori e spasmolitici, per attenuare i sintomi.
E’ importante non interrompere la cura antibiotica appena ci si sente meglio ma proseguirla per i tempi prescritti, evitando così lo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici.
Poche e semplici regole di igiene e di buon senso possono aiutare a prevenire la cistite e a facilitarne la guarigione.
- Bere molta acqua e quindi urinare molto è un modo per “lavare” la vescica, allontanando con le urine i germi patogeni prima che possano attecchire.
- Non trattenersi dall’urinare quando se ne ha necessità, infatti le cistiti sono frequenti in chi ha problemi a svuotare completamente la vescica come nelle donne in gravidanza.
- Evitare l’uso di indumenti intimi troppo aderenti, di tessuto sintetico e colorati che riducono la traspirazione creando un terreno adatto alla proliferazione dei batteri
- Effettuare un’accurata igiene intima, usando detergenti neutri o leggermente acidi, non irritanti o profumati. Lavarsi ed asciugarsi solo con movimenti compiuti dall’avanti all’indietro per evitare la contaminazione dei genitali con germi provenienti dalla cute perianale.
- Intensificare l’igiene durante il periodo mestruale; limitare l’uso degli assorbenti interni o cambiarli spesso evitando di usarli durante la notte.
- Eliminare dalla dieta spezie, insaccati, cibi conservati, alcolici; evitare le bevande gasate che, riducendo l’acidità delle urine, favoriscono la crescita dei batteri. Uno dei prodotti attualmente più in uso è il cranberry (mirtillo rosso americano) ricco in vitamina C, che acidifica le urine, e in polifenoli che limitano la capacità dei batteri di attecchire alle pareti della vescica riducendo del 50% l’insorgenza di recidive.
- Mantenere regolare l’intestino, serbatoio naturale dei batteri contaminanti, con un adeguato e costante esercizio fisico e con dieta equilibrata.
Dott. D. Opromolla – Urologo