Medical excercise
La contrazione muscolare e l’importanza dello stretching
I muscoli sono organi capaci di contrarsi, in seguito ad uno stimolo adeguato, determinando il movimento del corpo o di sue parti. Sono costituiti da tessuto muscolare e avvolti da una membrana elastica che li mantiene in sede durante la contrazione.
Le fibre muscolari sono composte da sarcomeri, che si possono immaginare come cilindri formati da strutture filamentose, dette miofibrille (fig. 1).
Ogni miofibrilla è formata da miofilamenti sottili, composti da actina, e da miofilamenti spessi, composti da miosina; i miofilamenti sono disposti regolarmente in file parallele e alternate, tra loro collegate da strutture dette ponti.
La contrazione muscolare si spiega con la teoria dei filamenti scorrevoli: quando un muscolo viene stimolato i ponti di miosina si incurvano e i filamenti di actina scorrono lungo quelli di miosina (fig. 2). Questo provoca la contrazione dell’intera miofibrilla e, quindi, del sarcomero. Quando le miofibrille si contraggono, l’intera fibra muscolare si accorcia e, con l‘accorciamento di un numero sufficiente di fibre, l’intero muscolo si contrae.
L’impulso per la contrazione nervosa parte dal sistema nervoso centrale e viaggia verso i muscoli tramite cellule nervose; queste sono connesse al sarcomero (membrana della cellula muscolare) tramite la placca neuromotrice. Quando l’impulso della contrazione muscolare giunge al reticolo sarcoplasmatico, il calcio (Ca++) esce da queste strutture, entra nei sarcomeri e in presenza di ATP avviene la contrazione muscolare (accorciamento dei sarcomeri). Successivamente, quando cessa l’impulso della contrazione, il calcio viene fatto rientrare nel reticolo sarcoplasmatico e avviene il rilassamento muscolare. Molte sono le patologie che riguardano l’apparato muscolare e molte sono le cause che le determinano. Che si tratti di contrattura, elongazione, distrazione o rottura, le varie patologie muscolari hanno sempre alla base la rottura di alcune fibre, anche se di diversa entità. Le cause delle lesioni muscolari possono essere legate all’attività sportiva, a squilibri muscolari, a contusioni, a condizioni ambientali non ottimali. Nello sport lo stretching, da svolgere in concomitanza con ogni attività fisica, assume un’importanza basilare in quanto è proprio grazie a questo particolare sistema di allungamento/allenamento che lo sportivo raggiungerà la massima flessibilità muscolare. I veri sportivi praticano la stretching prima e dopo ogni allenamento. I podisti della domenica troppe volte non si premurano di fare stretching e rischiano problemi muscolari che possono andare dallo strappo alla contrattura o più semplicemente quel fastidioso indolenzimento che ci si porta dietro almeno un giorno dopo un allenamento saltuario. Vi sono dieci buone ragioni per convincersi a non saltare mai la fase di stiramento, né prima di allenarsi né dopo, una volta finito, ricordando di evitare gli stiramenti a muscoli freddi e di mantenere la posizione per circa venti secondi.
- Si potenzia la flessibilità di muscoli e tendini
- Aumenta la resistenza muscolare allo sforzo
- Si stimola il sonno
- Si alleviano i dolori muscolari
- Favorisce la sensazione di benessere
- Si annientano i tipici dolori del giorno dopo
- Migliora la circolazione
- Aiuta il recupero muscolare
Dott.ssa Lidia Ritrovato – Farmacista