Medicina Complementare e alternativa
La criosauna e i suoi benefici
La Crioterapia Sistemica consiste nell’esposizione dell’intero corpo a temperature estremamente basse, solitamente al di sotto dei -110°C, in speciali stanze o cabine raffreddate grazie all’utilizzo di azoto liquido. Nonostante durante la seduta si raggiungono temperature inferiori a -170°C si tratta di una metodica sicura, che non presenta controindicazioni nell’individuo sano, come dimostrato dalla pratica ultratrentennale e dalla letteratura scientifica. Le temperature così rigide non devono spaventare, in quanto si tratta di un freddo secco, privo di umidità, per cui facilmente sopportabile: nella mia esperienza lavorativa ho assistito sia bambini di 11 anni che anziani di oltre 80 anni durante sedute di Criosauna.
La Crioterapia Sistemica nasce in Giappone verso la fine degli anni ’70, quando il dott. Yamauchi inventò la prima stanza raffreddata grazie all’utilizzo di azoto per la cura dei reumatismi. Al giorno d’oggi è molto diffusa negli Stati Uniti e nell’Est Europa, soprattutto in Polonia, dove i trattamenti sono addirittura rimborsati dal servizio sanitario nazionale.
Negli ultimi tempi se ne è sentito parlare anche dalle nostre parti, grazie all’interesse suscitato dai media visto l’utilizzo delle stanze fredde da parte di calciatori, atleti di alto livello e star del cinema.
Il soggetto durante una seduta di criosauna deve indossare intimo o costume, oltre ad un paio di calze e di guanti, per proteggere le parti distali. La durata ottimale della seduta, stabilita da uno studio scientifico scritto dal sottoscritto e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of Thermal Biology, è di 2’30”. Il soggetto entra nella criosauna in piedi e viene sollevato dal pavimento mobile, a seconda della statura, in modo da avere la testa completamente al di fuori della cabina (in tal modo anche chi soffre di claustrofobia può effettuare una seduta di crioterapia senza problemi).
Quando una persona è all’interno di una criosauna, dove normalmente la temperatura si aggira tra i -130°C e i -170°C, il suo corpo è rapidamente esposto a queste temperature molto basse e la temperatura in superficie, a livello della cute, diminuisce rapidamente fino anche a 7/8 °C. Quando la temperatura cutanea raggiunge queste basse temperature anche solo per pochi istanti, i recettori cutanei del freddo mandano un segnale importante al cervello indicando il cambiamento repentino della situazione a seguito dell’esposizione al freddo. Il cervello a questo punto da l’ordine di chiamare il sangue verso il centro del corpo, per proteggere gli organi nobili mantenendo costante la temperatura interna del core, secondo il fenomeno della vasocostrizione. Di conseguenza la circolazione interna si arricchisce di ossigeno, enzimi e sostanze nutritive, gli organi interni vengono maggiormente irrorati e stimolati. Nel momento in cui la persona esce dalla criosauna, le informazioni che i termocettori mandano al cervello indicano che la temperatura è cambiata e di conseguenza la risposta è quella opposta, ovvero si assiste a una vasodilatazione per la quale il sangue arricchito di ossigeno e altre sostanze nutritive raggiunge le parti periferiche del corpo, portando ai tessuti periferici i benefici ottenuti dagli organi interni durante la seduta. Questo effetto “pompa” vasocostrizione/vasodilatazione è alla base del processo antinfiammatorio, del drenaggio degli edemi e dei gonfiori e viene massimizzato qualora al termine della seduta si effettua dell’attività aerobica: bastano infatti pochi minuti di camminata sul tapis roulant per ottimizzarne gli effetti.
Da un’approfondita analisi della letteratura scientifica si evince come l’esposizione del corpo umano alle temperature criogeniche porta a diversi fenomeni fisiologici decisamente positivi, come ad esempio:
- Generale miglioramento nel benessere psico-fisico, con un marcato miglioramento della qualità della vita intesa come aumento dello stato di salute generale, aumento della vitalità e diminuzione dell’ansia;
- Effetto analgesico a seguito di un sensibile aumento della soglia di percezione del dolore;
- Effetto antinfiammatorio determinato dal processo vasocostrizione/vasodilatazione e dalla liberazione di citochine antinfiammatorie (IL10) e dall’inibizione di quelle pro infiammatorie (IL2) la chemochina IL8 e la PGE2;
- Abbondante flusso di sangue verso i tessuti per il fenomeno della vasocostrizione seguita dalla vasodilatazione visto in precedenza;
- Riduzione dell’emolisi indotta da sport;
- Facilitazione del recupero grazie anche al contenimento di enzimi muscolari di danneggiamento (CK e LAD);
- Diminuzione, a seguito di esposizioni ripetute, dei valori di colesterolo totale, colesterolo LDL, dei trigliceridi ed aumento del colesterolo HDL;
- Aumento del sistema immunitario in quanto l’organismo attiva tutte le sue difese a seguito dell’esposizione a queste temperature così basse;
- Aumento delle beta endorfine, della norepinefrina, dell’adrenalina e del testosterone (specialmente negli uomini) grazie alle quali al termine di una seduta ci si sente a tutti gli effetti rigenerati, rinvigoriti e con maggiore autostima;
- Accelerazione del metabolismo, che viene incrementato fino a sette volte in ambiente criogenico;
- Effetto antiossidante, soprattutto a seguito di esposizioni ripetute, prevenendo l’invecchiamento cellulare causato dai radicali liberi;
- Effetto miorilassante per il quale la muscolatura è più rilassata e aumenta il grado di mobilità articolare.
I riferimenti ai benefici relativi alla crioterapia sistemica citati in quest’articolo si possono facilmente trovare su importanti e prestigiose riviste scientifiche.
Dott. Massimo De Nardi