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Arte e cultura

La poesia in bicicletta: quattro anni di progetti e attività

Posted: 26/10/2011 alle 9:52 am   /   by   /   comments (0)

Antecedenti storici del progetto
Stagione 2008:
Nella prima settimana di agosto del 2008 i poeti Enrico Pietrangeli e Ugo Magnanti hanno realizzato, dopo una breve fase ideativa e organizzativa durata solo 40 giorni, il tour ciclo-poetico intitolato Sicilia Poetry Bike, una rassegna itinerante che ha coinvolto diverse città della costa orientale dell’Isola, vale a dire Messina, Taormina, Catania, Augusta, Siracusa, Noto, Modica e Ragusa.

I due poeti hanno percorso l’intero tragitto in bicicletta, in ogni città si sono fermati per una suggestiva lettura poetica, attesi e affiancati da altri poeti. Si è trattato di un evento originale, il primo nel suo genere, che ha posto in relazione il coinvolgente binomio “poesia e viaggio” e, non a caso, ha voluto ripercorrere nella Sicilia tanto la genesi della poesia italiana quanto la sua antica vocazione itinerante.

La manifestazione è stata supportata da diverse librerie, associazioni e aziende turistiche dell’Isola nonché seguita da due radio regionali, una siciliana (Radio Sis di Catania), in diretta ogni mattina, e l’altra laziale (Radio Immagine di Latina), con frequenti servizi informativi. Il Sicilia Poetry Bike, inoltre, ha avuto un preludio il 25 luglio nella città tirrenica di Nettuno, in provincia di Roma, da dove i due poeti sono partiti per un trasbordo alla volta dell’Isola. Il sindaco della città ha affidato loro un messaggio di amicizia mediterranea da portare nelle città siciliane attraversate. La manifestazione ha ottenuto un notevole riscontro, sia in termini di pubblico che di media. Altrettanto positivo è stato il riscontro delle amministrazioni comunali siciliane, che sono intervenute agli incontri in forma ufficiale, attribuendo in varie modalità segni tangibili di apprezzamento nei confronti dell’iniziativa, con un calore e un’accoglienza estremamente apprezzabili che hanno avuto, come espressione più rilevante, il ricevimento ufficiale dei due poeti al Palazzo comunale di Siracusa da parte dell’amministrazione.

Stagione 2009:
Nel corso del 2009, a seguito dell’ospitalità tributata alla precedente edizione in quanto momento di aggregazione poetico non-stop di oltre una settimana nella peculiarità dell’iniziativa ciclistica associata, si è provveduto ad organizzare una nuova edizione redigendo un primo progetto che, in questa occasione, ha consentito il patrocinio da parte di Comuni ed altri Enti nonché Associazioni del territorio. Molta attenzione, in questa seconda esperienza, è stata rivolta alle location, come pure agli artisti che hanno provveduto ad animarle con la loro presenza, sino ad assumere la portata di un vero e proprio festival itinerante di poesia, arte, culture e tradizioni.

Contemporaneamente e per la prima volta sono stati previsti alcuni happening on the road a coronare l’azione performativa intrapresa. Sono stati toccati luoghi storici dell’isola, come il Caffè Galante (dove ha avuto corso un collegamento con la trasmissione Fahrenheit di RAI 3), ed in particolare una basilica, quella del Salvador Mundi (San Salvatore di Fitalia), simbolo di sovrapposizione di storia e arte che parte da Bizantini e Normanni, tornando al palazzo dei Duchi di S. Stefano (Taormina). Sono stati pure evidenziati, strada facendo, antichi folclori dell’entroterra, come quella del Festival di poesia gallo-italico.

Come previsto, inoltre, il percorso è stato segnato anche da appuntamenti con associazioni ciclistiche, rappresentativi di momenti aggregativi più informali, oltre ai meeting serali che, man mano, hanno coronato l’intero tragitto. Adeguato spazio è stato lasciato, infine, anche agli strumenti informatici e le nuove tecniche di comunicazione attraverso network e collegamenti in streaming culminati con il montaggio di un video proiettato all’ultima tappa da parte di Giusalba Zappalà. In questa seconda edizione, la rassegna è stata curata in collaborazione con Andrea Ingemi e Vittoria Arena.

Stagione 2010
Nel 2010, sulla scia delle precedenti esperienze elencate, prende corpo il progetto CicloPoEtica ideato da Enrico Pietrangeli, con una denominazione preposta per rendere, sotto altro nome e forma, l’iniziativa del Sicilia Poetry Bike permeabile ai nuovi territori coinvolti e, nondimeno, rafforzarne i contenuti già insiti negli originari intenti. Viene evidenziato il lemma “ciclo” in funzione della maggiore diffusione ed attenzione già rivolta alla bicicletta nell’area interessata, come pure a sancire una continuità nel perpetuarsi dell’evento, sia pure attraverso altre denominazioni e in diversi luoghi, volto tanto alla diffusione quanto al consolidamento di una cultura ciclo-poetica, tematica di fondo dell’evoluzione stessa del progetto nel suo corso pluriennale.

Il “Po” è il percorso determinante una comunanza geofisica che ha contraddistinto l’iniziativa. L’evento si è svolto sempre in concomitanza con l’inizio del mese d’agosto e si è articolato, zigzagando lungo il corso del fiume, in diverse tappe da Torino a Venezia, passando per Frassineto Po, Pavia, Piacenza, Parma, San Benedetto Po, Ferrara, Chioggia e percorrendo più regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) per riproporre l’originale consolidato format d’incontri e condivisione di poesia, arti, territori e tradizioni. Rispetto alle precedenti edizioni siciliane, si è percorso un itinerario perlopiù pianeggiante, quindi alla portata dei più.

La novità più saliente, in questa edizione, è stata infatti l’aggregazione d’iscritti, tramite la collaborazione stipulata col Circolo dei Lettori di Torino, per chiunque volesse prendere parte al tour su due ruote per una o più tappe. Un’iniziativa che ha riscosso notevole seguito e, alla partenza, ha avuto anche un servizio di RAI 3 Piemonte unitamente ad un dettagliato reportage de La Stampa di Torino. L’iniziativa è stata realizzata con piccoli sostegni provenienti da attività di settore e il Patrocinio, tra gli altri, della Federazione Ciclistica Italiana e dell’Università degli Studi di Torino, oltre a diversi Comuni, Provincie e Associazioni pertinenti le aree interessate.

Significative, tra le tante, le adesioni di alcuni importanti editori del settore, come Lietocolle e Blu di Prussia, di riviste tematiche, come L’Osservatorio Letterario di Ferrara, ed organizzazioni di settore, come Literary. Con CicloPoEtica è continuata un’azione performativa che, nel corso di questa rassegna itinerante, si è caratterizzata con ulteriori happening on the road. Anche qui molti artisti locali hanno dato adesione all’iniziativa, nonostante il coincidere di ferie che, in Sicilia, ha avuto un impatto pressoché irrilevante. Alcuni media, come per le precedenti edizioni, hanno interagito col tour. La TV Radio Chioggia per una diretta radiofonica e Rosa Tv dal Lazio. Inoltre, sempre dalla Sicilia, con l’Associazione Culturale Kafka di Messina, è stata curata una diretta collegata in simultanea con eventi paralleli durante la tappa di San Benedetto Po.

Ampliato, in questa occasione, l’operato in diretta streaming che è stato esteso a più tappe laddove le condizioni lo rendevano possibile trovando, anche attraverso questi canali tuttavia sperimentali, un discreto audience al seguito. Sulla scia dell’edizione del 2009, si è posta ulteriore rilevanza nell’identificazione delle diverse location che, per l’occasione, hanno avuto particolare risalto in siti come il Castello Visconteo a Pavia o l’Auditorium San Nicolò a Chioggia. In questa terza edizione, la rassegna è stata curata in collaborazione con Daniela Fargione e Gloria Scarperia assistente al coordinamento.

Denominazione 2011
CicloInVersoRoMagna è la denominazione preposta a sintesi degli intenti e nuovi corsi intrapresi con questa progettazione. Premesso quanto più volte ribadito intorno al lemma “ciclo” lo scorso anno, “InVerso”, oltre ad evidenziare l’asse portante poetico che si rinnova in seno all’iniziativa, vuole segnare letteralmente un percorso inverso, a partire dall’introduzione di tematiche storiche legate a mito e poesia che, nella fattispecie, sono state identificate nella romanità, per ripercorrere idealmente a ritroso una leggenda che s’identifica infine con la storia per avere un suo corso e una sua fine.

Nondimeno s’identifica un’area geografica (Romagna) non vincolante ma portante nello snodo tra Via Emilia, Flaminia e Popilia-Annia nonché nella presenza, oltre al Po, delle sorgenti del Tevere. Un’area che, a partire dalla denominazione, riconduce la memoria alla grandezza di Roma, che qui diviene baluardo di un mondo in opposizione a quello barbarico. Una contrapposizione che permane idealmente, a tutt’oggi, a fronte dell’irrigidimento verso un appiattimento culturale, ove viene meno il ruolo dell’impero inteso quale punto di stratificazione e coesistenza di secoli di cultura e spiritualità. Un’idea dell’impero che, oltretutto, trova corrispondenze in sincretismi connaturati sia negli obiettivi che nelle attività progettuali.

Motivazioni
La poesia non è mai stata soltanto espressione di passioni individuali, ma anche di visioni e di principi condivisi da intere comunità, sino a rappresentare un retaggio culturale collettivo imprescindibile, radicato a sancire identità e origini, così come la bicicletta ha rappresentato un’ideale di civiltà contemporanea come mezzo di locomozione che, usando la sola energia umana, è in grado di triplicarla.

Un mezzo, peraltro, popolare, prescindente da collocazioni sociali e che, oggigiorno, è assurto a simbolo di tutela e di rispetto ambientale. Poesia e bicicletta intese anche come aspetto dinamico-futurista che si coniuga alla tradizione e riconduce la poesia alla sua primigenia oralità. Per tali ragioni, la realizzazione di un evento che sintetizza queste due anime, solo apparentemente così lontane, rappresenta uno dei possibili modi per manifestare la chiara vocazione a un esercizio consapevole della civitas, nel doppio significato che la parola cives può avere, ovvero città e civiltà. Nesso, quest’ultimo, meglio sintetizzato nel tema insito in questa edizione per quanto già accennato nel precedente paragrafo.

Obiettivi
Promuovere una visione propositiva sull’esercizio e la frequentazione tanto della poesia quanto della bicicletta, come attività che avvicinano a se stessi, che favoriscono la conoscenza di sé, una riflessione sulle ragioni profonde di un proprio contributo ad un “sostenibile” modello di vita, individuale e collettivo, e quindi anche azione sul tessuto sociale, creando momenti di aggregazione pedagogici e propedeutici per rendere consapevoli del passato in relazione alle opportunità del futuro. Favorire contatti e scambi culturali tra persone e associazioni nell’ambito delle comunità locali attraversate, nella convinzione che le occasioni e gli incontri significativi possano segnare “virtuosamente” i percorsi di vita.

Ridestare interesse ed interazione tra sport e cultura, con particolare evidenza alla poesia. Valorizzare il patrimonio artistico-culturale locale e l’indotto turistico dei luoghi attraversati. Si tratta di un evento volto soprattutto a condividere tradizioni, sia nella tangibilità del viaggio che negli incontri che verranno man mano sanciti lungo le tappe prefissate. Sono quindi previste soste in forma di eventi finalizzati a manifestare momenti di scambio in accordo alle singole esigenze locali e che, oltre alla poesia, comprendano le arti in un contesto più esteso, come pure la valorizzazione del territorio stesso, anche attraverso conferenze, eventi folcloristici e l’interazione con quant’altro già in atto sull’area di pertinenza.

Un segmento che ci si ripropone di sviluppare più adeguatamente in questa edizione è quello della valorizzazione del patrimonio storico-culturale nella sua rievocazione orale. Infatti, nell’ambito delle tematiche accennate al paragrafo denominazione, insieme al tragitto ciclo-poetico si traccerà idealmente un percorso “inverso” che, dalla storia e relativa chiusura di un rispettivo “ciclo”, riconduca alla leggenda nell’archetipo che ne scaturisce.

Attività
Premesso che la domanda di poesia, intesa come possibilità d’incontro e dialogo in un autentico confronto del “sentire”, è sempre più omogenea ed incisiva, soprattutto grazie alla rete internet, e che, peraltro, si sta assistendo anche ad un riaffermarsi dell’oralità della poesia, la manifestazione s’impernierà perlopiù su letture poetiche. Reading pubblici intesi altresì come luoghi di appuntamento che scandiranno l’intero tour in ogni tappa che lo compone, così come fin qui accaduto nelle precedenti edizioni, attraverso il coinvolgimento di artisti locali che interverranno per l’occasione nella consolidata formula del festival itinerante, primo format italiano di cultura e bicicletta inaugurato in Sicilia nel 2008.

Inoltre verranno introdotti, in accordo ad opportunità ed esigenze del percorso tracciato, ulteriori iniziative, come accennato nel precedente paragrafo inerente gli obiettivi del progetto. Una rassegna che vedrà, anche attraverso l’uso dei mezzi di comunicazione informatici, l’aggregazione di una considerevole compagine di autori ed addetti culturali. Alcuni di questi percorreranno il tragitto in bicicletta, altri li incontreranno nei luoghi prescelti per gli eventi. Altri ancora vi prenderanno parte con iniziative parallele gestite da terzi (associazioni, enti, etc.) seguendo parte o l’intero percorso autonomamente, ma condividendone strutturazione, appuntamenti e finalità, così come, nel caso della precedente CicloPoEtica, è avvenuto collaborando col Circolo dei Lettori di Torino.

Sono previste, anche a tale scopo, alcune anteprime di presentazione del progetto da programmare nella fase di start up organizzativa. Fra le attività collaterali a tema saranno ben accette mostre e, in particolare, sarà prospettata la possibilità di esposizioni di biciclette d’arte e/o d’epoca da collocare in una delle tappe del percorso come uno dei momenti salienti dell’iniziativa, come pure sarà dato spazio all’opportunità d’invitare personalità del mondo sportivo del nostro recente passato.

 Luoghi di svolgimento
Anche in questo caso il percorso si snoderà coinvolgendo un’area culturalmente eterogenea ma nondimeno strettamente vincolata da un corso storico che, in concomitanza con il 150° anniversario dell’indipendenza del nostro Paese, vuole essere di riferimento e supporto per una comune cognizione storico-culturale attraverso lo strumento ciclo-poetico.

Tale riferimento verrà evidenziato attraverso un’azione performativa che, in questo contesto, farà ricorso a strumenti e simboli che restano attuali e fondativi dell’evento unitario celebrato durante l’anno. Con riferimento ai luoghi di svolgimento, nella successiva scelta attuativa progettuale si terrà conto del riscontro manifestato dalle amministrazione locali, come della compresenza e della contiguità di eventi assimilabili. Ma soprattutto si terranno in considerazione le esigenze e le richieste di natura promozionale avanzate dagli sponsor.

Si privilegeranno spazi storici e istituzionali nonché importanti librerie, dando l’opportunità al pubblico di avvicinarsi emotivamente ed intellettualmente all’antichissimo, ma straordinariamente attuale modo di porgere i versi rappresentato dall’oralità. A seguito di quanto premesso e con riferimento alle tematiche inerenti la caratterizzazione del percorso, relativamente alle analisi e riscontri raccolti in fase di assestamento progettuale, vengono elencate soltanto una serie di possibili località indicative e non vincolanti lo sviluppo di un tragitto che, tendenzialmente, dal nord della Penisola dovrebbe ricondurre verso il sud dal versante adriatico.

Padova e Ravenna sono alcuni tra i primi siti individuati sul versante nord orientale, mentre, sull’altro, compaiono Pavia, Cremona e Verona convergendo, attraverso Cesena, comunque su Rimini, in quanto crocevia delle principali arterie imperiali dell’area, per eventualmente proseguire sull’asse adriatico. A Ravenna pure s’intenderebbe dare particolare risalto, quale ultima capitale dell’impero in un percorso allegorico che, da Flavio Romolo Augusto, riconduca a presunte origini del mito della Caput Mundi, nei secoli sede pontificia di quella che fu l’ultima religione di stato dell’impero nonché capitale dello stato unitario dopo la breccia di Porta Pia, nodo e punto focale che tarda di quasi un decennio l’annessione di Roma al regno sabaudo. Una rosa di luoghi, quindi, sulla base della romanità ma anche delle tematiche portanti progettuali, ovvero bicicletta e poesia, punti ritenuti sempre d’interesse prioritario soprattutto se connessi a locali tradizioni come, ad esempio, è il caso Ferrara nel suo espletare una cultura ciclabile.

Periodo e durata
In accordo a quanto espresso nel precedente paragrafo, si prevede una durata di circa dieci giorni variabile ed estendibile relativamente alle opzioni praticabili sul territorio. Periodo che va a configurarsi sempre da inizio agosto in poi, così come accaduto nelle precedenti edizioni svolte. 

Risorse umane
La responsabilità della direzione organizzativa e artistica dell’evento sarà assunta da Enrico Pietrangeli con Gloria Scarperia e Andrea Bisighin coadiuvati da altri eventuali soggetti che verranno individuati e preposti in accordo alle esigenze riscontrate. Anche in questa occasione altri poeti-ciclisti o artisti-ciclisti, di entrambi i sessi, potranno seguire l’iniziativa insieme ad altri poeti, artisti ed addetti culturali che si uniranno nelle rispettive città di residenza, dove avranno luogo eventi-sosta programmati.

Saranno individuate collaborazioni mirate per il buon esito dell’iniziativa, anche attraverso mass media. Inoltre sarà attivato un ufficio stampa di coordinamento affiancato anche attraverso appositi spazi che s’ipotizza di ricreare con network o altro. Una collaborazione particolare sarà stabilita con i rappresentanti dei vari enti locali, associazioni, festival, rassegne e quant’altro, nell’intento di trovare accordi e reciprocità con eventuali iniziative già in corso lungo il percorso previsto della rassegna itinerante.

Curricula organizzazione

Enrico Pietrangeli, autore della raccolta di poesie Di amore, di morte, pubblicata in versione cartacea (Teseo editore – 2000) e in elettronica (Kult Virtual Press – 2002), collabora con giornali e riviste da diversi anni ed è giornalista pubblicista. Presente sulla scena romana della poesia sin dagli anni Ottanta, ha curato anche rassegne e spettacoli come “Poesia da Bruciare”, il “Sicilia Poetry Bike”, “CicloPoEtica 2010” e “Nettuno: Fiera di Poesia 2010”. Attraverso la traduzione poetica, si è dedicato all’opera di alcuni autori poco conosciuti. Ha ripubblicato il suo romanzo d’esordio In un tempo andato con biglietto di ritorno (Proposte Editoriali – 2005) con una seconda edizione in elettronica (Kult Virtual Press – 2007) e un’ulteriore silloge poetica dal titolo Ad Istanbul, tra pubbliche intimità (Il Foglio – 2007).

Gloria Scarperia è laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo indirizzo teatro, lavora alla  biblioteca del dipartimento di Storia, Culture, Religioni presso l’Università di Roma La Sapienza. Ha collaborato nel 2004 al lavoro di sceneggiatura su Amleto a cura di Michele Cavallo. Nel 2005 ha completato il lavoro di sceneggiatura “la pista degli schiavi”. Nel 2009 ha collaborato con il teatro Abraxa agli allestimenti della Festa de’ Noantri e di ImproVVisi Urbani. Nel 2010 ha collaborato come assistente al coordinamento del progetto CicloPoEtica 2010.

Andrea Bisighin è nato a Legnago nel gennaio del 1971. Laureato in scienze politiche all’Università di Padova, collabora con la rivista Ruotalibera degli Amici della Bicicletta di Verona. Premiato nel 2000 ad Angiari (Verona) con il racconto per l’infanzia “Il Bruco e l’ortica” e, a Brugherio (Milano), premio Europa con il racconto ad “Occhi spenti”,  nel 2010 ha pubblicato i seguenti racconti: “Forse”, ciclo-racconto nella raccolta IORACCONTO 3 Storie di città, e “All’ultimo minuto” nella raccolta Rac-corti, racconti per chi va di fretta. Inoltre è stato premiato lo scorso novembre al premio di poesie in vernacolo Grotte di Catullo di Sirmione con la ciclo-poesia “Vecia bicicleta”. Ha realizzato la silloge ciclo-poetica PEDALI di VERSI.

Enrico Pietrangeli