Nutrizione, Salute
Maledettamente bella
Devo essere perfetta, mantra mentale fin troppo spesso ripetuto in questo mondo ossessionato dall’apparire, in cui la continua pressione sociale e mediatica hanno incrementato esponenzialmente i casi di persone che si sentono così diversi da quell’ideale irraggiungibile da sentirsi persi e il cibo sembra essere l’unica cosa che può placare l’anima e la mente, l’unico amico.
L’anoressia nervosa, una malattia in cui assenza o limitata assunzione di cibo sono accompagnati ad un comportamento ossessivo riguardo l’esercizio fisico, sono causati dall’immagine (distorta) di se stessi. L’anoressia spesso si fonde con la bulimia, una malattia subdola e spesso dimenticata perché fa sembrare “normali” le persone.
Caratterizzata da un amore forte, deciso, verso il cibo, conduce chi ne soffre in un vortice bramoso in cui il bisogno di ingerire il cibo è così forte che è impossibile fermarsi, seguito poi da una sensazione così forte, il senso di colpa, da creare l’impulso infrenabile di espellere in ogni modo possibile il cibo appena ingerito.
Nel clima culturale attuale, l’apparenza è il modo migliore per mostrare se stessi, siamo tutti come Dorian Gray, affascinati da quell’idea dell’eterna bellezza, eterna perfezione che ci spinge a modificare in ogni modo possibile il corpo, che non raggiungerà mai la perfezione. Il desiderio di sentirsi belli e magri, è così forte che spesso porta ad un senso di solitudine e inadeguatezza tali da spingerci a trovare conforto in qualcosa. Per cambiare la consapevolezza mondiale e aiutare chi soffre è importante comprendere, non tabuizzare. Il bello, non dovrebbe mai essere confuso con il magro, ma la bellezza è essere se stessi, essere psicologicamente forti e sicuri, perché anche se ognuno di noi è diverso, come diceva Confucio “Ogni cosa possiede la sua bellezza, ma non tutti la vedono”, serve solo imparare ad aprire gli occhi, anche verso se stessi.
Francesca Valentina Pegorer – Scrittrice