Diritto alla salute
Risarcimento per colpa medica.
“Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri il danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.”
Art. 2043 Codice Civile
Voglio iniziare questo articolo facendo un regalo ai lettori, per farmi perdonare un piccolo sfogo che farò nella seconda parte dell’articolo (che in ogni caso consiglio di leggere perché è utile per capire certe cose…).
Ecco alcuni consigli, pochi, semplici e sopratutto utili.
Se avete subito un danno derivante da colpa medica o più in generale siete stati vittima di un evento che abbia leso la vostra persona attenetevi a questo decalogo. Non immaginate di quale grande utilità le informazioni che raccoglierete saranno per il vostro avvocato e che importanza avranno nella determinazione del entità del vostro risarcimento.
Decalogo:
- Non perdete mai la calma e non inveite né verbalmente e né fisicamente contro il vostro danneggiante (non farà aumentare il vostro risarcimento e vi esporrete ad una possibile denuncia per diffamazione o per lesioni);
- Conservate ogni singolo documento che viene dato, non gettate via nulla, lasciate all’avvocato il compito di stabilire cosa sia utile o meno;
- Chiedete subito copia della vostra cartella clinica e se fanno storie nel rilasciarvela, eventualmente, chiamate i carabinieri e fate verbalizzare il motivo per cui non ve la danno;
- Se vi trovate a parlare con il medico o in generale con il soggetto che vi ha causato il danno, fatelo sempre in compagnia di un’altra persona amica, preferibilmente non un parente, e subito dopo scrivete insieme un resoconto di quello che avete detto ed ascoltato e fatelo firmare dal vostro accompagnatore;
- Fate un vero e proprio servizio fotografico che rappresenti l’evoluzione della vostra convalescenza (una foto è meglio di cento parole);
- Annotate su un diario, giorno dopo giorno, come vi sentite, non solo fisicamente ma anche moralmente; annotate pure le persone che, in un’eventuale causa, potranno testimoniare in merito alle vostre condizioni psicofisiche durante la convalescenza.
Quelle che vi ho appena descritto sono tutti fattori molto importanti, in quanto, in Italia per ottenere il risarcimento di un danno passano spesso molti anni e, con il tempo, la memoria svanisce. Questo io lo so molto bene, non solo perché avvocato, ma soprattutto perché vittima, nel lontano 1996, di un brutto incidente stradale di cui sta ancora discutendo nelle aule di tribunale. Vi assicuro che oggi, fortunatamente per me, ricordo ben poco di quell’incidente e di come mi sono sentito dopo e questo complica a mio sfavore la quantificazione del danno.
Se solo allora avessi avuto la fortuna di leggere un articolo come questo…
Ma ora veniamo al mio sfogo. Voglio dirvi come avviene il risarcimento del danno biologico in Italia. Se una persona rimane vittima di un danno alla sua persona viene risarcita in base a delle tabelle. Avete capito bene, proprio degli schemini in cui viene predeterminato il suo risarcimento, naturalmente pecuniario. Queste tabelle fino ad oggi venivano predisposte dai singoli Tribunali e tra tutti il più attivo è stato quello di Milano, il quale ha elaborato degli indici di personalizzazione che consentono di rapportare il risarcimento ai patimenti ed al decadimento della qualità di vita subiti dalla singola persona.
Sulla questione, poi, è intervenuta la Cassazione. Per evitare che in posti diversi d’Italia lo stesso danno fisico fosse di base valutato in maniere diversa (tralasciando la personalizzazione del danno, che avviene in un momento successivo, un dito rotto a Milano non può valere di più che a Napoli) la predetta Corte ha stabilito che le tabelle di Milano dovevano essere applicate in tutta Italia. Di questa sentenza abbiamo gioito tutti tranne gli assicuratori, che sarebbero stati costretti a cacciare qualche soldino in più (le tabelle di Milano sono quelle che prevedono i risarcimenti maggiori).
Per loro però i giorni tristi dureranno poco: il nostro Governo, paladino dei deboli e garante dell’equità sociale, sta per approvare delle tabelle, che andranno a superare, in quanto aventi forza di legge, quelle del Tribunale di Milano e che regaleranno, alle povere assicurazioni, uno sconto di circa il 50% !
Penso che questo sia giusto si sapesse.
Avv. Danilo Ansalone.