Bellezza
Settembre: tornano i tacchi. Come evitare le patologie del piede
Settembre è tempo di grandi ritorni. Tra questi, quello dei tacchi alti. Femminili e stilosi, hanno la fama di oggetti irresistibili, specie in tempo di sfilate e passerelle. Ma siamo sicuri che siano davvero la scelta vincente per i nostri piedi? Scivoloni e storte a parte, i tacchi a spillo rischiano di essere una croce per i nostri piedi.
“Se l’altezza del tacco supera i due centimetri si ha un aumento del carico sulle dita del piede e sull’alluce – spiega Andrea Bianchi, chirurgo ortopedico del gruppo PBS*, Percutaneous Bianchi System, specializzato in patologie del piede – Non solo, le scarpe alte spesso sono strette in punta con conseguente schiacciamento verso il centro di alluce e quinto dito, ragion per cui possiamo affermare che indossare tacchi alti per molte ore e magari per molti anni costituisce un fattore esterno di rischio nella genesi di deformità del piede”.
Dunque addio per sempre all’amato tacco 12? Non proprio. “Meglio sarebbe avere un tacco da due centimetri, ma se per qualche occasione si vuole salire un poco di altezza, raccomandiamo di farlo per poche ore e soprattutto sempre con opportuno plantare”.