Nutrizione
Sicurezza alimentare all’estero. Regole d’oro per mangiare e viaggiare sicuri durante le vacanze.
L’estate è tempo di viaggi e di vacanze in Italia ma anche all’estero. Ma per chi si reca in zone molto calde, è spesso anche il periodo in cui si hanno problemi gastroenterici, dovuti principalmente a due fattori. Il primo è legato senza dubbio alla qualità degli alimenti.
Nelle zone calde e in estate si ha una maggiore moltiplicazione di microrganismi negli alimenti e il rischio aumenta ancora di più se si consumano cibi crudi. Il secondo motivo è dovuto al fatto che il nostro organismo, e in particolare l’apparato digerente, può impiegare qualche giorno prima di abituarsi al nuovo regime alimentare. Questo, ovviamente, non vuol dire che dobbiamo rinunciare al piacere di assaggiare le “prelibatezze” della cucina locale, ma bisogna solo prestare un po’ di attenzione se si viaggia in paesi caldi o con condizioni igieniche non ottimali, specialmente per i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani.
L’OMS, oltre a consigliare di documentarsi il più possibile sulle condizioni igieniche del Paese in cui stiamo per recarci, ha emanato alcune regole da rispettare se non si vuole correre il rischio di rovinarsi la tanto desiderata vacanza.
Bere solamente acque o bevande imbottigliate e sigillate. Molte infezioni da germi, virus e batteri sono dovute all’acqua non potabile. Per acqua potabile s’intende l’acqua microbiologicamente e tossicologicamente pura. Poiché le acque in bottiglia sono sottoposte a controlli igienici e di sicurezza, è consigliabile bere solo acqua imbottigliata. Nel caso in cui non sia possibile avere acqua in bottiglia, bisogna bollire l’acqua prima di berla. La stessa regola vale anche per il ghiaccio. Se si desidera rinfrescare le bevande con del ghiaccio, prima di mettere l’acqua nel frizer per ghiacciarla, bisogna bollirla, perché se l’acqua è impura, anche il ghiaccio lo sarà. Dopo che le bevande sono state aperte, è bene consumarle in breve tempo o conservarla in condizioni idonee (di solito riportate in etichetta).
Consumare solo latte fresco e derivati pastorizzati. In alternativa si può utilizzare il latte in polvere e derivati trattati e conservati in scatola.
Frutta e verdura devono essere lavati con acqua bollita (o alla quale è stato aggiunto un disinfettante) prima di consumarle. È consigliabile consumare frutta cruda solo dopo averla lavata e sbucciata. Questo perché molte sostanze tossiche e inquinanti possono depositarsi sulla buccia e penetrare all’interno del frutto; quindi sbucciare la frutta significa ridurre il rischio di contaminazioni, ma molta attenzione va data anche a ciò che si usa per sbucciarla o tagliarla. Lo stesso discorso va fatto anche per le verdure, ma è sempre consigliabile mangiare verdure cotte.
Mangiare solo cibi ben cotti e, possibilmente, ancora caldi. Cuocere gli alimenti significa abbattere la maggior parte di germi e batteri. Una volta cotto, il cibo va consumato quando è ancora caldo, perché con l’esposizione all’aria, inizia a svilupparsi di nuovo la carica batterica. Questo non vuol dire che bisogna mangiare velocemente il cibo, ma solo evitare che diventi freddo. Quindi dobbiamo evitare anche di mangiare frutti di mare crudi o poco cotti, latte fresco, carne e pesce crudi, uova, in quanto sono tutti alimenti facilmente deteriorabili.
Non mangiare cibo “da strada” acquistato da venditori ambulanti, ma scegliere sempre punti in cui il cibo sia confezionato o comunque con condizioni igieniche buone. Questo perché il cibo confezionato dà maggiori garanzie di sicurezza e controlli, mentre quelli venduti su bancarelle o non confezionati possono avere provenienza, composizione, conservazione e preparazione sconosciute.
Inoltre bisogna fare molta attenzione alla propria igiene personale. Lavarsi le mani prima di mangiare o di preparare i cibi riduce il rischio di contaminazione degli alimenti.
Se ci rechiamo in zone con condizioni igieniche particolarmente precarie, è consigliabile anche stipulare una polizza assicurativa prima del viaggio, per tutelarsi contro i costi di eventuali spese mediche.
Questi sono solo alcuni piccoli consigli per cercare di passare una vacanza il più possibile piacevole, ma a tutto ciò va sempre aggiunto il nostro buon senso.
Roberta Graziano – Biologa, nutrizionista