Bellezza
Tacchi alti: perché rinunciare?
Un tacco dodici indossato per più ore di fila può pietrificare le dita dei vostri piedi e provocare dolorosissime vesciche. Se poi consideriamo altre complicazioni alla salute quali cellulite, alluce valgo, squilibrio della colonna vertebrale ed infiammazioni muscolari, i tacchi sembrano diventare armi improprie e non calzature iperfemminili.
La scarpa con il tacco alto è palesemente poco salutare, ma non può essere sottovalutata come straordinario alleato dell’autostima femminile. Niente rende una falcata più slanciata e sensuale di uno stiletto ai piedi, e diventa quasi obbligatorio indossare scarpe alte se la vostra altezza vi rende tozze e goffe con ballerine e sneakers. Non è detto quindi che equilibrio e buon senso non possano aiutarci a conservare quella che è una storica ricetta per la femminilità.
Bastano una serie di accorgimenti per non rinunciare ai tacchi, senza lasciare che torturino i nostri piedi:
– indossateli solo per le “occasioni speciali” evitando imbarazzanti cadute in ufficio e in fila alla posta;
– prima di comprare il vostro modello preferito camminateci su per un bel po’ quando lo provate: considerata la posizione innaturale del vostro piede, non fidatevi solo del numero della scarpa ma fate attenzione al modello e alla tipologia di tacco (preferite quelli italiani a cono che hanno una porzione di sostegno del piede maggiore e scegliete scarpe col plateau che riducono il trauma);
– non usateli se non per 2, massimo 3 ore di seguito;
– non superate il tacco 12: oltre, il rischio caduta aumenta del 90%;
– mettete cerotti e cuscinetti in gel per prevenire le vesciche, anche sotto i collant;
– non guidate mai con i tacchi ai piedi;
– ultimo consiglio risolutivo: tenete in borsa un paio di ballerine pieghevoli di riserva per cambiarle al momento opportuno e non ritrovarvi scalze. Finalmente le aziende si stanno attrezzando a produrle!
Foto: highheelsdaily.com