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Salute

Una soluzione semplice per le palpebre stanche: la blefaroplastica

Posted: 15/04/2016 alle 8:33 am   /   by   /   comments (0)
Uno dei problemi estetici più comuni, indifferentemente negli uomini e nelle donne, è l’invecchiamento delle palpebre anche se non è necessariamente legato all’età matura o avanzata: anche i giovani possono esserne interessati, per cause di natura genetica o famigliare.
Ma cosa accade precisamente alle palpebre quando invecchiamo?

Per semplificare diremo che nelle palpebre superiori si hanno generalmente due tipologie di problemi:
1. eccesso di pelle;
2. borse adipose (tipicamente verso l’angolo interno).
L’effetto percepito che infastidisce di più è la “scomparsa” della palpebra, coperta da un velo cutaneo che può giungere fino alle ciglia ed oltre.
Questo complica notevolmente, nella donna, la possibilità di truccarsi facilmente.
Per la palpebra inferiore  le problematiche sono simili con l’aggiunta di un terzo problema.
Avremo quindi:
1. Eccesso cutaneo;
2. Borse adipose;
3. Rilassamento muscolare.
Quest’ultimo in particolare, è il principale responsabile delle odiate “occhiaie” che così tanto marcano, stancano ed invecchiano lo sguardo.
Il muscolo orbicolare si rilassa tanto, per effetto del tempo, da trasformarsi quasi in una… “piccola amaca” resa più evidente dalla frequente concomitanza di voluminose borse.
La soluzione chirurgica, la blefaroplastica  vanta ormai quasi un secolo di storia chirurgica, ed è diventata particolarmente mini-invasiva in quanto estremamente rispettosa delle caratteristiche anatomiche proprie di questa regione così importante e delicata.
Per questo rimane uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente la semplice anestesia locale, eventualmente associata a sedazione (nel caso di trattamento contemporaneo delle palpebre superiori ed inferiori).
Vediamo come.
Per la palpebra superiore si calcola con precisione l’eccesso di pelle da rimuovere tenendo conto delle eventuali diversità tra un lato e l’altro, questo per ottenere la migliore simmetria.
Se presenti, le borse adipose vengono rimosse e coagulate.
Per la palpebra inferiore la correzione è leggermente più sofisticata: prima di tutto l’asportazione della pelle in eccesso deve essere quanto mai prudente e conservativa (ci troviamo in favore di gravità); la flaccidità muscolare deve invece essere corretta rimettendo in normale tensione il muscolo (similmente a quando si riordinano le coperte di un letto).
Le cicatrici sono da subito praticamente invisibili grazie alla sottigliezza della pelle in questa regione e alla delicatezza delle suture che non devono oltretutto essere rimosse perché  in materiale riassorbibile.
Dott. Riccardo Lucchesi – Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Milano