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Vivere in tempo di crisi. Stare bene si può
La tesi non è certamente originale. Non si può star bene quando tutto intorno ci parla di disagi, di malessere, di difficoltà. Eppure proprio in questi tempi, quelli delle vacche magre, bisogna ancor più aprire la mente specie sul piano della consapevolezza e della coscienza di ciò che si vive.
Sapere di più, capire ciò che c’è dietro e dentro il momento che stiamo vivendo può aiutare ad avere occhi nuovi e diversi con cui guardare la realtà.
Quando le strade percorse non funzionano più è il momento di aprire altre strade. Oppure forse quelle strade ci sono già ma facciamo fatica a vederle. E solo aprendo gli occhi con attenzione possiamo vederle.
Con questa intenzione e con questo spirito apro qui un capitolo sulla crisi che viviamo. Sapere è potere, e sapere di più aiuta ad essere più consapevoli e migliora anche il nostro modo di stare nel mondo, insieme agli altri. Questo può migliorare la nostra autostima che è uno dei presupposti indispensabili per stare bene.
Azzardo qui un piccolo elenco di quello che può significare “stare bene” socialmente, anche ai tempi della crisi; ma non è un elenco concluso: attendo dai lettori idee, suggerimenti e precisazioni.
- Essere presenti a se stessi e presenti nel mondo.
- Cercare un equilibrio nuovo e migliore sia individuale che collettivo, anche fuori dagli schemi tradizionali.
- Ritrovare (o trovare) una dimensione collettiva perché da soli non si va molto lontani. Stare bene individualmente è sempre più difficile se non si sta bene anche tutti insieme, nella società.
- Rinnovarsi non è solo utile, ma necessario dato che forse proprio grazie a vecchi schemi e colpevoli trasgressioni siamo arrivati fin qui.
E per rinnovarci abbiamo bisogno anche di vedere e ascoltare cose nuove. Assistiamo, infatti, da tempo ad una omologazione dei messaggi che ci provengono dai media. Ascoltare un TG è come averli ascoltati tutti: è difficile trovare una voce fuori dal coro, una voce che ci apra una finestra che mostri il mondo da un’altra angolazione.
Mi ripropongo qui, e lo propongo anche a chi legge, di segnalare in questo spazio interventi e voci che dicano qualche parola e qualche idea nuova sul nostro stare nella società oggi, cercando di capire e grattare sotto la superficie di ciò che ci viene proposto come verità unica e assoluta.
Il primo contributo che propongo qui è del sociologo Gallino, una delle poche voci chiare e non omologate (purtroppo abbastanza rare) che ci apre una prospettiva di lettura diversa proprio della crisi che stiamo vivendo, che sembra ci ossessioni ad ogni passo. E’ un pezzo che ha fatto solo pochi passaggi di pubblicazione, e proprio per questo lo propongo.
Spero che i lettori apprezzeranno e che segnalino anche altri contributi interessanti che saremo lieti di ospitare in questo spazio dell’approfondimento.
Qui di seguito il link per leggere l’articolo.